Fior da fiore, 5 ottobre 2014
Frenata del governo sull’anticipo del Tfr in busta paga • Un lavoratore su tre si ammala al lunedì • Minacce dall’Isis contro Londra • Vincent, il primo bimbo al mondo nato da un utero trapiantato • In Italia le tasse universitarie sono cresciute del 63% in dieci anni • In stazione torna il facchino in livrea
Tfr Frenata del governo sull’anticipo del Tfr in busta paga: la misura allo studio dell’esecutivo con l’obiettivo di potenziare l’effetto bonus e rilanciare i consumi, non piace alle né alle piccole aziende, né a Confindustria e Palazzo Chigi fa un mezzo passo indietro. Carlo Calenda, viceministro dello Sviluppo economico: «Ascolteremo le piccole imprese, per loro il Tfr è un elemento fondamentale di liquidità, da cui dipende la capacità di investire e di andare avanti. Se non ci sarà una soluzione che le manterrà indenni sul questo fronte, su quello dell’indebitamento e della capienza dei castelletti, l’operazione non si farà». Il meccanismo al quale il governo sta pensando e che prevede il coinvolgimento del sistema bancario non convince infatti “i piccoli”, ma nemmeno Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. Mettendo il Tfr in busta paga «per quel poco che si è capito, l’unico a beneficiare sarebbe il Fisco, ha detto. «Quest’operazione farebbe sparire con un solo colpo di penna 10-12 miliardi per le piccole imprese: non accetteremo soluzioni che mettano a rischio la loro liquidità e che aumentino costi e complessità burocratica». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Lunedì L’ufficio Studi della Cgia di Mestre dice che il 30% di operai e impiegati che non si presenta al lavoro per malattia, consegna il certificato medico il lunedì (Fasano, Cds).
Ammalati Secondo la Cgia di Mestre, nel 2012 sono stati sei milioni i lavoratori dipendenti che si sono ammalati almeno una volta e, in media, ciascuno di loro in tutto l’anno è rimasto a casa quasi 18 giorni. In totale, i giorni di lavoro perduti sono stati quasi 106 milioni da gennaio a dicembre 2012. Se i dati si leggono divisi per regione si scopre che i lavoratori più cagionevoli di salute vivono in Calabria, perché lì ci si ammala per una media di 34,6 giorni all’anno (41,8 nel settore privato). I dipendenti del Veneto e del Trentino Alto Adige al contrario rimangono a casa meno che in qualsiasi altro luogo del Paese: rispettivamente 15,5 e 15,3 giorni ogni anno. I lavoratori della Sicilia hanno una media di 19,9 giorni di assenze, quelli della Campania di 19,4. (ibidem).
Isis A poche ore dal video con la decapitazione del tassista Alan Henning, in un nuovo video diffuso ieri, un uomo con accento britannico, barba e occhiali e a volto scoperto, si è rivolto direttamente al premier britannico Cameron, sfidandolo apertamente: «Fai venire qui i tuoi uomini, ve li manderemo indietro uno ad uno nelle bare». Secondo fonti della sicurezza inglese, il jihadista che si presenta come Abu Saeed al-Britani, è Omar Hussain, 27 anni, di High Wycombe, centro alle porta di Londra, ex guardia di sicurezza presso la catena di supermercati Morrison, partito per la Siria lo scorso gennaio.
Vincent Vincent, il primo bambino nato da un utero trapiantato. È venuto alla luce nel settembre scorso a Goteborg, in Svezia. Sua madre è una svedese di 36 anni nata senza utero ma con le ovaie funzionanti, che lo ha messo al mondo dopo aver ricevuto l’utero di un’amica di famiglia di 61 anni, andata in menopausa sette anni fa. Riuscito l’intervento e andate a buon fine le cure per sopprimere il sistema immunitario, in modo da prevenirne il rigetto, nella donna è stato impiantato uno degli undici embrioni prodotti con la fecondazione in vitro a cui lei e il suo partner si erano sottoposti. Così un mese fa è arrivato con parto prematuro, fatto con taglio cesareo alla trentaduesima settimana di gestazione, il piccolo del peso di un chilo e 800 grammi che oggi gode di buona salute. Il caso, unico, ha meravigliato gli stessi medici dell’Università di Gotenborg che l’hanno seguito. Mats Brannstrom, professore di ostetricia e ginecologia della Sahlgrenska Academy, che ha guidato l’équipe trapiantologica: «È stata una sensazione irreale, non pensavamo di riuscire a raggiungere questo traguardo, frutto di oltre dieci anni di ricerca sugli animali e di allenamento chirurgico. Il nostro successo apre alla possibilità di trattate le giovani che soffrono di infertilità uterina». Il risultato arriva dopo due precedenti tentativi falliti. In Arabia Saudita nel 2000, quando dopo il trapianto l’utero dovette essere rimosso. E in Turchia nel 2011: ci furono tentativi di impiantare embrioni ma portarono per due volte a degli aborti.
Università 1 In Italia le tasse universitarie sono cresciute del 63% in dieci anni (Berberi, Cds).
Università 2 Un documento della Commissione europea fa sapere che ci si laurea gratis in Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia e Germania. In Spagna per un percorso triennale si spendono 1.074 euro, in Belgio fino a 837, in Francia 183, in Gran Bretagna 11.099, tra 830 e 3.319 in Svizzera. L’Italia fa pagare in media 1.300 euro (ibidem).
Facchino Da domani in tre stazioni italiane, Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella e Milano Centrale, tornerà il facchino, scomparso da almeno 10 anni dagli scali ferroviari, con tanto di abito, cappello e guanti, tutto blu con risvolti verdi. Il nuovo amministratore delegato di Grandi Stazioni, Paolo Gallo, spiega che si tratta di un servizio «sempre più richiesto dagli utenti» che servirà anche a «ridurre i problemi legati alla presenza di abusivi». L’ingaggio del facchino nella prima fase avverrà solo sul posto: presto si potrà anche prenotare telefonicamente o con un’app sul cellulare, garantiscono da Grandi Stazioni. Costo: 6 euro dal taxi al treno o dal treno al taxi; 7 euro per trasporti entro il raggio di due chilometri (e viceversa), 8 oltre i due chilometri. Il servizio sarà attivo dalle 9 alle 19 (Ferrara, Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)