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 2014  ottobre 03 Venerdì calendario

Tutti licenziati i musicisti e i coristi dell’Opera di Roma • La spending review è stata ridimensionata • Draghi sprona i governi ad attuare le riforme • Napolitano depone sulla presunta trattativa tra Stato e mafia: vogliono essere presenti anche Bagarella e Riina • Berlusconi vs Fitto • Il calo dei tesserati Pd • Un’altra bocciatura per il metodo Stamina • Sarà incriminato il malato che ha portato Ebola negli Stati Uniti • Il mestiere d’attore secondo Christian De Sica


Opera Dopo mesi di proteste sindacali, che hanno portato a una significativa riduzione degli incassi e alle dimissioni del maestro Muti, il consiglio di amministrazione dell’Opera di Roma ha votato ieri il licenziamento di coro e orchestra. Dal primo gennaio 2015 saranno esternalizzati, con i musicisti pagati a prestazione o a progetto. Il licenziamento riguarda 182 dipendenti su 460. La protesta sindacale degli ultimi mesi ha allargato di ulteriori 4 milioni e 200mila euro il buco di 28 milioni 800mila euro causato dalla passata gestione. Gli sponsor non ci sono più, la biglietteria è in flessione, gli scioperi a Caracalla hanno portato in cassa 700mila euro in meno. Il costo annuo delle masse artistiche a Roma è di 12 milioni 500mila euro. Azzerato il contratto integrativo, in futuro orchestra e coro a Roma saranno organismi flessibili e meno costosi, viene meno il concetto di contratto a tempo indeterminato o determinato. Il teatro (che continuerà a decidere titoli, direttori e solisti) non farà una selezione dei singoli musicisti, ma valuterà l’orchestra e il coro, che si presenteranno dopo essersi formati in associazione giuridica. Il teatro valuterà e comprerà un servizio orchestrale: è come se fosse un’orchestra ospite, solo che è sempre la stessa (Cappelli, CdS).

Spending review I tagli dovevano essere di 15-16 miliardi e invece per il 2015 la revisione delle spese si limiterà a 5 miliardi. Si legge nel bilancio programmatico, che tiene conto delle misure da varare con la prossima Legge di Stabilità. Nel 2016, addirittura, la spesa tendenziale e quella programmatica coincidono, quindi non è previsto nessun taglio. Però, per il 2016, è spuntata fuori una clausola di salvaguardia che prevede un aumento dell’Iva e delle imposte indirette per 12,4 miliardi destinata a garantire il raggiungimento del pareggio, che nel 2017 sale a 17,8 e nel 2018 a 21,4 miliardi di euro. Sicuramente ha inciso la necessità di offrire garanzie a Bruxelles, già preoccupata per la decisione di rallentare il risanamento: uno scatto automatico dell’Iva o delle accise deciso già ora con la legge di bilancio tranquillizza molto più di un taglio di spesa scritto solo sulla carta.

Draghi Mario Draghi, al termine del consiglio direttivo della Bce a Napoli, ha annunciato un piano da 1.000 miliardi potenziale di due anni appunto per l’acquisto di obbligazioni bancarie garantite (covered bond) che inizierà a metà ottobre e di titoli cartolarizzati (abs) che includeranno anche i titoli di Grecia e Cipro «con specifiche misure per ridurre il rischio». Ha sottolineato, tuttavia, che sull’economia europea «permangono rischi al ribasso», caratterizzata com’è da un alta disoccupazione e da una recessione «che sembra non finire mai». «La situazione di grande incertezza è sparita dai mercati finanziari, ma non dall’economia reale ed è lì che bisogna andare avanti», e questo spetta ai governi, ha ribadito Draghi esortando l’attuazione delle riforme strutturali e il rispetto delle regole di bilancio dichiarandosi fiducioso che la Francia farà il necessario. Negativa la reazione delle Borse: Milano la peggiore con -3,9%, Parigi -2,8.

Napolitano Il presidente della Repubblica deporrà al Quirinale, alle ore 10 del 28 ottobre, sulla presunta trattativa Stato-mafia. Totò Riina e suo cognato Leoluca bagarella, tramite i loro avvocati, hanno fatto sapere che anche loro vogliono essere presenti in videoconferenza all’udienza di Napolitano: «La corte europea per i diritti dell’uomo ha sempre ribadito il diritto dell’imputato a partecipare a tutte udienze del suo processo». E nei giorni scorsi ha chiesto di presenziare al Colle anche l’imputato testimone Massimo Ciancimino. In realtà i giudici hanno già emesso un’ordinanza: udienza a porte chiuse, solo con la corte, i pubblici ministeri e gli avvocati, ma niente imputati, di presenza o in videoconferenza.

Berlusconi Berlusconi ha litigato di brutto con Raffaele Fitto durante il vertice di Forza Italia. Fitto ha contestato la linea filogovernativa del partito, ha chiesto primarie e democrazia interna. Al che Berlusconi è sploso: «Perché non prendi i tuoi trecentomila voti e vai via. E perché continui a spaccare il partito sulle agenzie? Sono io che decido chi mandare in tv. Vai via, oppure convoco i probiviri e ti faccio cacciare. Vai a fare il parroco a Lecce. Tu sei figlio di un vecchio democristiano, qui non c’è spazio per certe cose» (il padre di Fitto morì per incidente stradale a soli 47 anni).

Pd In tutta Italia il Pd ha meno di 100mila iscritti, cinque volte meno del 2013 quando i tesserati erano 539.354. Il tesseramento non è praticamente partito in Sicilia, Basilicata, Molise, Sardegna, Puglia e mancano solo tre mesi alla fine dell’anno. In Campania nel 2013 c’erano 70mila iscritti, oggi sono qualche centinaio. A Torino e provincia gli iscritti erano 10mila lo scorso anno, oggi sono appena 3.000. A Venezia partecipavano all’attività delle sezioni 5.500 persone nel 2013, scese a 2.000 nel 2014. In Umbria si è passati da 14mila tesserati a poco meno della metà (De Marchis, Rep).

Stamina Il comitato nominato dal ministero della Salute ha bocciato il metodo Stamina: «Non ci sono i presupposti per una sperimentazione». Il parere del secondo gruppo di giudici, coordinati dall’ematologo Michele Baccarani e composto anche da medici stranieri, è stato raggiunto all’unanimità. Anche il primo verdetto, emesso da un precedente tavolo di esperti e poi sconfessato dal Tar del Lazio, era stato negativo. Commento di Vannoni: «Non ci sorprende, ce lo aspettavamo. Ricorreremo al Tar».

Ebola Thomas Eric Duncan, l’uomo che ha portato il virus Ebola negli Stati Uniti, è chiuso in una stanza del Texas Health Presbyterian Hospital in condizioni «gravi ma stabili». Tutti quelli che hanno avuto contatti con lui sono in quarantena. Oltre a loro, tutti quelli che in qualche modo sono venuti a contatto con Duncan (infermieri e medici compresi) dovranno restare in quarantena per tre settimane. Il “paziente zero” il giorno dopo il suo arrivo avrebbe inoltre partecipato ad un pranzo all’aperto con molte persone. Dalla Liberia fanno sapere che Duncan verrà incriminato per avere mentito nel formulario sanitario alla partenza da Monrovia (aveva risposto no alla domanda se avesse avuto o meno contatti con malati di Ebola).

De Sica «Noi siamo belle puttane» (Christian De Sica a proposito degli attori).

(a cura di Daria Egidi)