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 2014  settembre 25 Giovedì calendario

Twitter fabbrica di multe Quante soffiate ai vigili

Le «segnalazioni social» dei cittadini funzionano meglio e più velocemente di quelle al comando. Di solito la situazione è risolta nel giro di un paio d’ore
Sono studenti, tassisti, sfiduciati, zelanti. Migliaia di occhi che fotografano e riferiscono. Un servizio segreto del marciapiede che detiene il potere magico di emettere condanne civiche digitando pochi tasti del computer. È la giuria dei cittadini dai guanti bianchi, eroi delatori che attraverso Twitter segnalano alla polizia municipale le soste selvagge, le infrazioni dei bar, gli insediamenti abusivi. È come se il corpo dei vigili, a Roma, avesse al suo servizio un esercito di straordinarie spie.
È proprio la Capitale la città dove il nuovo fenomeno delle multe 2.0, delle sanzioni social, sta esplodendo. Nove mesi fa il profilo PoliziaRomaCapitale è comparso su Twitter. All’inizio erano solo cinguettii quasi da Cciss Viaggiare Informati. Pian piano la pagina è stata sempre più seguita, e ora le segnalazioni raggiungono una media di sette all’ora, con una ventina di interventi al giorno delle pattuglie grazie alle denunce della spietata community. Si sta quindi arrivando a una media di quattrocento multe al mese firmate grazie alle soffiate dei cittadini «pigolanti».
Qualsiasi problema di viabilità a Roma è ora più risolvibile su Twitter che recandosi a un comando di vigili. Le auto sfrecciano sulla pista ciclabile lungo il Tevere durante le partite della Roma? «Lo scriva su Twitter, non lo dica a noi», rispondono i caschi bianchi a piazza Maresciallo Giardino. E in effetti la percentuale di successo delle segnalazioni con i tweet è molto alta: in media le risposte arrivano dopo due ore, ma non sono meno di due all’ora. Il servizio di ascolto social è attivo dalle 9 alle 18. Vietatissimo pubblicare foto in cui si possono leggere le targhe delle automobili: vengono immediatamente eliminate dal Grande Fratello Vigile che coordina i tweet.
Come Roma, anche altre polizie municipali si stanno attrezzando. All’indirizzo @Palermo Pm, Polizia Municipale PA, sono riportate notizie di viabilità molto accurate, ma manca l’interazione con i cittadini. Anche a Cesenatico i vigili cinguettano. Sulla pagina PoliziaMunicipale To si stanno affacciando anche i cittadini. Ieri i vigili torinesi su Twitter scrivevano a @malasosta, che chiedeva lumi su alcune macchine in sosta vietata (di cui la quarta proprio della polizia municipale): «Confermo passaggi di verbalizzazioni in zona». Pagine Twitter sono state aperte anche dalle polizie locali di Ciampino, di Paderno Dugnano e di Grosseto.
A Roma è il trionfo delle denunce-tweet. Tutte alla luce del sole. A mezzogiorno di ieri @Vegan LaSapienza scriveva: «Piazza dei siculi lato via dei Tizii. Parcheggio selvaggio in mezzo alla strada». Dopo un paio d’ore, risposta: «Intervenuta pattuglia h 10 che ha sanzionato». Con Divido: «Auto su marciapiede in via Aleardo Aleardi». «Intervenuta pattuglia gruppo I Trevi che ha provveduto a sanzionare».
I cittadini sono invitati ad essere molto precisi: @Faje la multa!: «Via Manin sarebbe area pedonale!». Risposta: «Specifici i civici, grazie». Devono guardarsi dai vigili invisibili anche i titolari di bar e ristoranti: @alfredodiana invia una foto divertente scattata dalla finestra in cui si vedono le strisce blu di un parcheggio occupate da tranquilli avventori che pranzano: «Viale America 117. Tavolini o strisce blu?». Risposta immediata: «Grazie della segnalazione».
Non sempre avvengono i miracoli. Osservando i Tweet si toccano con mano alcuni paradossi della vita cittadina: incroci di competenze, lungaggini burocratiche senza fine. Come questa: Emanuele Labbate invia la foto di una Renault 5 degli anni 80 senza targa «via Alfredo Cottrau Zona Lunghezza» che è «abbandonata da anni». Tweet del comando: «Il veicolo è già stato segnalato all’autorità competente in data 17-3-20214». Risposta: «Dal 17 marzo siamo a fine settembre, cosa si aspetta per rimuoverlo? Come funziona???».