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 2014  settembre 25 Giovedì calendario

Un turista francese decapitato dai terroristi islamici • L’arcivescovo Wesolowski rischia sette anni di carcere • Un detenuto risarcito per la cella troppo stretta • Si va verso il taglio del programma F-35 • L’Italia e la flessibilità • Gregorio de Falco vittima di mobbing? • L’India arriva su Marte al primo colpo


Turista I terroristi islamici hanno decapitato un altro ostaggio: si tratta del turista francese Hervé Gourdel, 55 anni. È stato ucciso in Algeria: era stato catturato domenica nei monti della Cabilia, in Algeria. Inginocchiato, con le mani dietro la schiena, lo fanno parlare per costringerlo ad accusare Hollande di aver «seguito quell’asino di Obama». Gourdel aggiunge: «Françoise, Erwan, Anouk, genitori, vi voglio bene». Dopo tre minuti di retorica in arabo sulla guerra santa, Gourdel viene spinto a terra. Le immagini si fermano e poi riprendono quando la testa del francese è ormai staccata dal corpo. La notizia della decapitazione è arrivata mentre il premier francese Manuel Valls illustrava in Parlamento l’operazione militare in Iraq, e il presidente Hollande si apprestava a prendere la parola alle Nazioni unite, a New York. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Arcivescovo/1 L’arcivescovo polacco Jozef Wesolowski arrestato ieri rischia come minimo «sei o sette anni», salvo aggravanti. Sono state fatte anche perquisizioni. Al momento dell’arresto, martedì pomeriggio, il Promotore di giustizia Gian Piero Milano (cioè il corrispettivo del pm nel Tribunale vaticano) ha comunicato all’ex nunzio due capi di imputazione: abusi sessuali su minori e possesso di materiale pedopornografico. Lo hanno arrestato per evitare il pericolo di fuga e di inquinamento delle prove. In questo momento, al Sant’Uffizio, sono sotto processo per abusi su minori «tre vescovi», aveva spiegato lo stesso Papa: oltre a Wesolowski, si tratterebbe del cileno Marco Antonio Órdenes, cui il Sant’Uffizio ha proibito di esercitare le funzioni, e del peruviano Gabino Miranda Melgarejo, allontanato dalla sua diocesi l’anno scorso. Casi diversi, comunque: a differenza di Wesolowski, possono subire il processo canonico ma non quello penale, poiché non sono cittadini vaticani.

Arcivescovo/2 Tra i bambini adescati da Wesolowski, uno, epilettico, è stato pagato con medicinali.

Arcivescovo/3 L’arcivescovo Wesolowski aveva un giovane diacono come complice, Francisco Javier Occi Reyes, arrestato dalla polizia dominicana il 24 giugno 2013 con l’accusa di adescamento di minori. Era un diacono che avrebbe partecipato egli stesso agli abusi e che veniva spedito dal nunzio a cercare ragazzini sul lungomare, tra i più poveri. Una lettera del diacono complice e poi pentito è alla base delle accuse a Wesolowsky, insieme alla testimonianza di diversi bambini e ragazzi sue vittime.

Detenuti Un decreto voluto dall’Europa ha introdotto il «rimedio compensativo» per quei detenuti che sono (o sono stati) in carcere in condizioni di sovraffollamento. Lo spazio disponibile per ciascun carcerato dev’essere di 3 metri quadrati: meno di così diventa tortura e si ha diritto a uno sconto di pena (1 giorno in meno ogni 10 trascorsi nell’affollamento) o a un risarcimento (8 euro al giorno). In questo modo un albanese, condannato a 6 anni per associazione a delinquere, prostituzione minorile, violenza privata e falsa testimonianza, ha ottenuto uno sconto di 10 giorni su quelli che restavano ancora da scontare e un risarcimento di 4.808 euro per quelli già scontati.

F-35 Ieri la Camera ha approvato una mozione che impegna il governo a dimezzare la spesa per l’acquisto degli F-35, gli aerei da guerra dell’americana Lockheed: da 12 miliardi di euro in dieci anni si dovrebbe scendere a 6. Mentre il numero degli aerei potrebbe scendere in maniera meno marcata, da 90 a 50/60. La mozione impegna il governo sul piano politico, non giuridico, ma già al momento del voto il governo ha dato parere favorevole. Quei 6 miliardi di euro che l’Italia risparmierebbe sono molto utili a un governo che sta cercando soldi per uscire dalla crisi. Naturalmente vanno spalmati su dieci anni ma il primo effetto dovrebbe arrivare a giorni con il disegno di legge di Stabilità. Per il 2015 alla voce F-35 ci sarebbero dovuti essere 600 milioni di euro e invece la somma sarà più bassa: forse 400 milioni (Salvia, CdS).

Ocse/1 Nel 2013 l’Ocse ha assegnato un indice 2,51 all’Italia relativamente alla protezione che viene accordata a un lavoratore con contratto a tempo indeterminato. Protezione che riguarda soprattutto le tutele di fronte al licenziamento. Più l’indice è alto, più rigido è il mercato. La Germania ha un indice pari a 2,87. Superiori a quello italiano sono pure gli indici dell’Olanda (2,82) e della Svezia (2,61). Tra il 2012 e il 2013 l’indice è rimasto invariato in Germania, Olanda e Svezia, mentre è calato proprio da noi (era stabile a 2,76 fin dal 1985) per effetto della legge Fornero sul lavoro (Mania, Rep).

Ocse/2 L’Ocse ha anche preso in considerazione i vincoli che un datore di lavoro si trova davanti quando intende ricorrere al contratto a tempo determinato. L’Italia è poco sopra la media Ocse: 2 contro 1,75. Più rigida è ancora la Francia (3,63), mentre la Germania si colloca un punto sotto l’Italia. La Norvegia è a 3 come la Spagna. Quella dell’Italia è stata una discesa ripida verso la flessibilità se si pensa che prima del pacchetto Treu (1997) il relativo indice Ocse era 4,75 (ibidem).

Comandante Gregorio de Falco, il comandante che gestì da terra l’emergenza della Concordia (sua la telefonata a Schettino in cui gli ordinava di risalire a bordo), è stato trasferito: dovrà lasciare il servizio operazioni per andare in un ufficio amministrativo. Il nuovo incarico, controllo di gestione e relazioni esterne, alla Capitaneria di porto di Livorno lo giudicano un luogo per pre-pensionati o principianti. Dice de Falco: «Eseguirò gli ordini, ma sono convinto di essere vittima del mobbing. Dunque valuterò azioni legali. Il nuovo incarico che mi hanno assegnato cancella in un attimo dieci anni della mia vita e della mia professione». Il trasferimento è stato firmato da Ilarione Dell’Anna, già responsabile della Capitaneria di porto di Livorno durante il naufragio, promosso e spedito a Roma. De Falco non l’ha mai detto pubblicamente ma tutti sanno che tra lui e l’ammiraglio i rapporti si erano deteriorati dopo la notte del naufragio. Chi li conosce parla di invidie e sgarbi contro l’ufficiale che «ha voluto sempre fare il proprio dovere e per questo è invidiato, osteggiato».

Mangalyaan Ieri poco prima delle 8 la navicella indiana Mangalyaan è arrivata nell’orbita di Marte al primo tentativo, come nemmeno americani e russi sono riusciti a fare (finora è fallita oltre la metà delle missioni sul Pianeta rosso) e prima di cinesi e giapponesi. Budget della missione: 55 milioni di euro, un decimo di quello impiegato dalla Nasa. Il successo ha messo a tacere le polemiche che avevano accompagnato il lancio della missione nel novembre scorso, quando era stata definita da più parti come «un’inutile e costosa ricerca di prestigio internazionale» in un Paese dove un terzo della popolazione è analfabeta e solo il 50% ha accesso ai servizi igienici.

(a cura di Daria Egidi)