Fior da fiore, 7 settembre 2014
Il Gargano devastato da un nubifragio • Dal 1964 a oggi in Italia il dissesto idrogeologico ha fatto 5.250 vittime tra morti e feriti • Papa Francesco dice basta al business delle pergamene benedette • Sperimentata con successo la telepatia hi tech • Coppa Volpi ad Alba Rohrwacher • Da ragazzo James Franco era «un balordo»
Nubifragio 1 Un morto, un disperso e migliaia di turisti evacuati. È il bilancio del nubifragio che ha devastato il Gargano, in Puglia. Fiumi di acqua e fango (in cinque giorni è caduta tanta pioggia quanta non se n’era vista in tutto l’autunno scorso) hanno invaso campeggi, alberghi e resort e trascinato in mare roulotte e auto nelle località di Peschici, San Menaio, Rodi Garganico, Vieste, Vico del Gargano, Carpino, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo. È andata via anche la corrente (a 5 mila utenze), le linee telefoniche si sono interrotte, in qualche comune l’acqua ha rotto le condotte del gas e persino il segnale dei cellulari si è affievolito. A far pagare il conto, salatissimo, al territorio è stato il dissesto idrogeologico della zona e l’incapacità di prevenirlo e contrastarlo.
Nubifragio 2 «A San Marco in Lamis, dove gli sfollati sono al momento 150, i danni avrebbero potuto essere ancora più gravi, forse catastrofici, se negli anni passati non fossero stati costruiti muri di contenimento nella parte più alta del paese — ecco un esempio di previdenza e di cura dei luoghi — e non si fosse intervenuti con i lavori necessari sul Canale della Schiavonesca. Ma altrove, nelle campagne, nella marine e nei paesi colpiti, le chiacchiere su fratello fuoco del 2007 sono state ripetute uguali e precise di fronte a sorella acqua del 2014. E se ci si lascia tentare dal fracking — quelle robuste iniezioni di acqua nel sottosuolo e nel fondale marino per cercare ed estrarre quello scarso petrolio che forse c’è, ma è spurio, scambiando il Gargano e l’Adriatico per il Nord Dakota — tra qualche anno ascolteremo le stesse chiacchiere anche per sorella terra. Lo dicono tutti, ma proprio tutti, i geologi che conoscono ogni faglia e ogni budello del Gargano e del mare che lo bagna, due tesori che hanno fatto di questi luoghi una delle più apprezzate mete turistiche d’Europa, e che giustamente adesso tornano a invocare l’istituzione della figura del «geologo condotto», proprio come il veterinario o il medico pubblico per la cura di animali e persone» (Vulpio, Cds).
Dissesto idrogeologico Dal 1964 a oggi in Italia si contano 5.250 vittime tra morti e feriti a causa di tragedie legate al dissesto idrogeologico, gli sfollati e i senzatetto sono stati complessivamente 150.000. Nel 2014 solo le frane hanno ucciso o ferito 15 persone, lasciandone almeno 600 senza casa. Il progetto Iffi (Inventario dei fenomeni franosi in Italia) ha mappato 450.000 frane e si tratta certamente di una sottostima. Negli anni sono cresciuti i danni, anche perché nel corso dei decenni è aumentata la popolazione e con essa l’urbanizzazione. Si stima che dal dopoguerra al 1990 le calamità naturali ci siano costate 0,7 miliardi all’anno. Questa cifra è salita a 1,2 per il periodo dal 1991 al 2009. Ma dal 2010 al 2012 è arrivata a 2,5 miliardi ogni dodici mesi (Meldolesi, Cds).
Pergamene Papa Francesco ha detto basta al business delle pergamene benedette che facevano affluire un fiume di denaro a decine di negozi intorno al Vaticano: venivano pagate da dieci a cinquanta euro, e in qualche caso pure di più. Le benedizioni portavano alle casse dell’Elemosineria apostolica - l’istituzione storica che si dedica a elargire la carità del Papa - soltanto tre euro a pergamena per la firma e il timbro. Lo scorso 12 aprile il vescovo Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, ha inviato una lettera ai titolari delle convenzioni, informandoli che tutto finirà il prossimo 31 dicembre. Da gennaio 2015 non sarà dunque più possibile ordinare presso uno dei negozi esterni al Vaticano la pergamena con la benedizione, da regalare a una coppia di sposi novelli o in occasione di un anniversario. Chiunque vorrà la benedizione, dovrà rivolgersi direttamente all’Elemosineria, come peraltro è sempre stato possibile fare, anche via fax o via web (www.elemosineria.va). Il prezzo della pergamena varia qui dai 7 euro per quella più semplice e più piccola, fino ai 25 euro per quelle di dimensioni maggiori. Chi la ordina per regalare un ricordo in occasione di qualche speciale circostanza, sa che tutto il denaro sarà donato ai poveri: negli ultimi due mesi l’Elemosineria apostolica, grazie al ricavato delle pergamene, ha potuto donare 200mila euro a persone in difficoltà nel pagare le bollette o l’affitto (Tornielli, Sta).
Telepatia hi-tech Sperimentata con successo il 19 agosto, da un gruppo di ricerca internazionale, la telepatia hi-tech: quattro persone, due in Francia (Strasburgo) e due in India, sono riuscite a scambiarsi «buon giorno», «arrivederci», «ciao», solo collegando i loro cervelli via Internet. Niente di scritto, nessuna parola. Seduti a circa 8 mila chilometri di distanza gli uni dagli altri. L’esperimento, pubblicato sulla rivista scientifica PlosOne è stato realizzato utilizzando un casco dotato di elettrodi che registrano i segnali cerebrali di una persona e li trasmettono ad un Pc che, dopo aver convertito i segnali in codice binario, a sua volta li invia via Internet ad un altro computer. Questo, a sua volta, li traduce in impulsi luminosi e li invia al caschetto della persona ricevente (Pappagallo, Cds).
Mostra del cinema Si è chiusa la 71a Mostra del cinema. «Gli italiani, presenti con tre opere di alto livello che hanno messo d’accordo, per una volta, pubblico e critica, incassano la Coppa Volpi a Alba Rohrwacher, sofferta protagonista di Hungry hearts diretto da Saverio Costanzo, e il premio speciale della giuria di Orizzonti a Belluscone, una storia siciliana, regia di Franco Maresco, l’autore di Cinico tv che racconta, con gusto visionario e senso del grottesco, l’oscura passione che ha legato, negli anni, l’ex premier Berlusconi alla Sicilia». Il Leone d’oro va a Un piccione seduto sul ramo riflette sull’esistenza, regia dello svedese Roy Andersson, «già definito da qualcuno una sorta di rilettura cinematografica del beckettiano Aspettando Godot. Davanti a una macchina da presa immobile, in mezzo a scenografie monocolori, personaggi di diverse provenienze consumano il tempo impegnati in attività più o meno banali, forse aspettano semplicemente la fine, forse vivono, forse soffrono. Il volatile che dall’alto li osserva ne ricava un senso di meraviglia» (Caprara, Sta)
Balordo James Franco, 36 anni, attore, artista, scrittore, uomo immagine di Gucci, musicista, produttore, regista, eccetera, da ragazzo era «un balordo»: «Ne ho scassate di macchine quando ero ubriaco, sono andato anche in galera perché rubacchiavo profumi che poi rivendevo ai compagni di classe» (Videtti, Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)