Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  settembre 04 Giovedì calendario

Putin propone un piano per la pace in Ucraina • Niente aumenti per gli statali • Hollande odia i poveri • Gli italiani comprano online cibi di qualità • Triton, l’operazione che affiancherà Mare Nostrum nel salvataggio dei migranti


Piano Putin, dopo aver proposto a Poroshenko un «percorso» per arrivare alla pace in Ucraina e aver precisato, però, di non essere una delle parti in causa nella guerra, ha tirato fuori un piano di sette punti: «L’ho buttato giù in aereo a mano, mentre venivo qui», ha spiegato ai giornalisti che lo aspettavano in Mongolia. Eccolo: 1) fine dell’avanzata dei ribelli; 2) ritiro dell’esercito regolare a una distanza da dove non potrà più bombardare i centri abitati; 3) scambio senza condizioni dei prigionieri; 4) intervento di osservatori internazionali per monitorare il cessate il fuoco e creare una zona cuscinetto di sicurezza; 5) apertura di corridoi umanitari per civili e feriti; 6) consegna di aiuti umanitari a Donetsk e Luhansk; 7) invio di squadre di riparazione per ripristinare le infrastrutture distrutte. Difficile che l’idea possa piacere a Kiev perché creerebbe una condizione di separazione del sud-est ucraino, il cosiddetto Donbass (bacino del fiume Don). Oggi, vista la situazione militare sul terreno, sembra che il governo ucraino abbia ceduto invece sulla trasformazione del paese in uno Stato federale con ampia autonomia per il Donbass, ma nulla di più.

Muro Idea del governo ucraino: al confine con la Russia un muro lungo 1.900 chilometri, con barriere di filo spinato e, secondo alcune fonti, anche con campi minati.

Istria «Penso che Putin abbia ragione. Quella parte d’Ucraina era Russia ed è Russia. Lo sai che anche Krusciov era ucraino? I separatisti lottano per rimanere russi. È come con l’Istria: tutti sappiamo che è italiana» (Al Bano).

Stipendi Il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, ha annunciato che, mancando i fondi, anche nel 2015 gli stipendi dei dipendenti pubblici resteranno bloccati, come accade dal 2010. I sindacati hanno subito promesso scioperi e manifestazioni. Il fermo per l’anno prossimo vale circa 600 euro in meno per gli statali, che vanno sommati ai 4.200 euro di mancati aumenti registrati fino a oggi. Il risparmio per la spesa pubblica, secondo quanto cifrava il Def (Documento di economia e finanza) ad aprile, ammonterà a 2,1 miliardi. La decisione del blocco sta per chiudere definitivamente la forbice tra le retribuzioni pubbliche, tradizionalmente più ricche, e quelle private. Secondo l’ultimo rapporto dell’Aran (l’agenzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego), nel 2010 la retribuzione contrattuale media pro capite per impiegati e quadri pubblici era di 27.472 euro lordi contro i 25.531 del privato. Nel 2013 lo scarto si era ridotto già a meno di 500 euro: 27.527 euro nel pubblico contro 27.044 nel privato.

Poveri Valérie Trierweiler, ex compagna di François Hollande, ha scritto nel libro Merci pour ce moment che il presidente socialista «non ama i poveri»: «Lui, l’uomo di sinistra, in privato li chiama les sans-dents, gli sdentati, tutto fiero della sua battuta» (Montefiori, CdS).

Online Dall’ultimo rapporto dell’ufficio studi della Coop: per la prima volta dal 2008 i consumi complessivi nel 2014 avranno segno positivo (+0,2%); gli italiani da due anni a questa parte hanno ripreso a risparmiare (+1,7% nel biennio il livello dei depositi bancari); diminuita la quota di pessimisti (solo il 39% degli italiani pensa che ci sarà un ulteriore peggioramento, contro il 44% di un anno fa). Gli spostamenti dal 2008 sono calati del 24%: si esce meno per lavoro (-23,2%) per colpa della disoccupazione, ma si esce meno anche per il tempo libero (- 44,6%). Gli italiani, tra gli europei, sono quelli che spendono di più per cibo e bevande (il 18% dei consumi complessivi, 4 punti più della media Ue). Salgono gli acquisti di qualità: prodotti bio e vegani, cibi etnici o “etici”. Inoltre gli italiani passano almeno 5 ore di media su internet tutti i giorni, di cui 4 ore e 40 minuti sui social network. Gli acquisti on line sono raddoppiati in quattro anni, con un incremento del 20,4% solo nell’ultima stagione (Pagni, Rep).

Triton Per la nuova operazione di pattugliamento del Mediterraneo (chiamata “Triton”), l’Unione europea propone: «Due aerei ad ala fissa, un elicottero, tre motovedette d’altura, due gommoni e piccole imbarcazioni, operativi 24 ore al giorno per un costo mensile di 2 milioni e 800 mila euro al mese», finanziata interamente da Frontex. L’accordo già raggiunto prevede che «Triton» si fermi a 30 miglia dalle coste italiane, mentre saranno i mezzi della Marina Militare a pattugliare il tratto antistante la Libia, senza escludere anche una partecipazione della Guardia di Finanza. La doppia barriera mira a scoraggiare le partenze dalle coste del Nordafrica, ma anche a garantire il soccorso in mare ai migranti. Le autorità di Berlino, Madrid e Parigi hanno garantito di voler partecipare attivamente, la Spagna ha assicurato di poter impiegare anche la Guardia Civil in affiancamento alle forze dell’ordine italiane. Il commissario per gli Affari Interni dell’Ue, Cecilia Malmström, ha sottolineato: «È importante arrivare a una responsabilità condivisa dei rifugiati, oggi ci sono sei Paesi che accolgono il 75 per cento dei rifugiati - Germania, Francia, Svezia, Gran Bretagna, Italia e Belgio - mentre altri fanno troppo poco».

(a cura di Daria Egidi)