29 agosto 2014
Tags : Ieri, oggi, domani (1966)
Appunti su Ieri, oggi, domani
Marechiaro «Vittorio De Sica, che la storia di Marechiaro e di come fece venire al mondo i suoi dieci figli, l’aveva fatta diventare un film. Ieri, oggi e domani, il titolo. E Marechiaro aveva ispirato un’indimenticabile Sophia Loren nel ruolo di Adelina, mamma contrabbandiera, moglie di Carmine, Marcello Mastroianni, disoccupato. Adelina-Loren vive a Napoli e per sfuggire alla galera fa figli e ancora figli, vivendo in uno stato di gravidanza perenne. Fino a che... [Monica Bottino Grn, 25/10/2004].
Sigarette Sofia Loren nei panni di una contrabbandiera di sigarette ostentava le sue ripetute maternità per evitare il carcere, cera la casa del parroco diroccata e un pezzo di terra ingabbiato da un altissimo muro di tufo [Mariano Maugeri, S24 5/11/2008]
Reggiseno Il balconcino nero con nastrino per la Loren nel celebre spogliarello di Ieri, oggi, domani,
Oscar Nel 1965 Vittorio De Sica vince l’Oscar come migliore film straniero per «Ieri, oggi, domani».
Bamboccione«Ci si lustrava gli occhi di fronte alla Loren in guêpière, ma gli ululati di Mastroianni ci parlavano anche del maschio italiano, bamboccione e succube del padre» (Paolo Mereghetti).
Snob «Pochi sapevano, per esempio, di quanto dovesse Sophia Loren a Billa Billa [Billa Zanuso]. Le doveva, letteralmente, uno dei suoi ruoli più famosi, la milanese ricca e gretta, estrema mutazione della signorina snob, dell’episodio Anna di Ieri, oggi, domani, quello dove lei pianta in asso un disgraziato Mastroianni lasciato solo sull’autostrada per averle graffiato la Rolls-Royce» [Maria Giulia Minetti, Sta 10/7/2012].
Ciondolo «Che cosa resta addosso a Sofia dopo che lei, molto coreograficamente e sensualmente, si è tolta tutto davanti a Marcello (si parla della Loren e di Mastroianni, naturalmente, nella celeberrima scena dello spogliarello di lei in Ieri, oggi, domani)? Un filo d’oro con appeso un globo che sembra piuttosto una mina marina, con quelle specie di pungiglioni che sporgono da ogni parte. Fu una scelta stravagante di Vittorio De Sica, il regista, nel 1963, quando venne girato il film? Niente affatto. Perché negli orafi e nei gioiellieri scorre un’insospettabile vena civica, storica e politica. Così, la loro produzione, per molti anni dopo la Seconda guerra mondiale, è segnata dall’attenzione a esorcizzare l’incubo tremendo del conflitto trascorso: nei monili, i simboli bellici più terrificanti vengono trasfigurati, le mine decorate di pietre diventano “esplosioni di colore” invece che “di dolore”, e fra i braccialetti va moltissimo la versione “tank” che allude ai cingoli dei carri armati».
«Lo scenografo Piero Tosi ha raccontato a un amico che “quando De Sica girava a Napoli Ieri, oggi, domani, Sophia che aveva già vinto l’Oscar per La ciociara ed era l’attrice più famosa del mondo, aveva affittato un basso e nelle pause di lavorazione lei, sua madre e sua sorella si infilavano nello stesso letto e lì mangiavano la pastasciutta”» [Natalia Aspesi, Rep 14/10/1997].