Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  agosto 25 Lunedì calendario

Una donna decapitata • Jihadisti italiani • Altri migranti sbarcano al sud • Soldati ucraini prigionieri umiliati dalla folla • Come si potrebbe risparmiare sui telefoni negli uffici pubblici • Una cagnolina tra gli eredi della Bacall • Quello che ha smarrito un crocifisso alto due metri a Fiumicino


Delitto Oksana Martseniuk, 40 anni. Bella, bionda, occhi chiari, originaria di Kiev, colf in una lussuosa villa del quartiere Eur, a Roma. Il padrone di casa era andato in ferie, ma aveva lasciato che nella sua casa andasse a stare il collega Federico Leonelli, 35 anni, romano, esperto informatico. Capelli e barbetta rossicci, alto un metro e novanta, palestrato, figlio di un’insegnante ormai sulla sedia a rotelle e di un colonnello della Guardia di finanza separati da tanti anni, fratello di Laura e zio affettuoso dei di lei figli. Appassionato di coltelli. Viveva con la madre e la badante in via Pigafetta, quartiere Ostiense, dove i vicini lo sentivano spesso sbraitare. Dicono che era cambiato da quando, due anni fa, aveva perso per una malattia la sua fidanzata. Era stato anche in cura per depressione e però gli era rimasta in corpo una rabbia che esplodeva a volte feroce. Non si sa come Leonelli si comportasse a casa del collega, ma forse la Martseniuk era innervosita dal vederselo girare sempre attorno, a maneggiare e affilar coltelli. Fatto sta che ieri, a metà mattinata, il filippino della villa accanto udì delle urla di donna e il suo padrone di casa chiamò i carabinieri. Quando questi arrivarono si trovarono davanti il corpo della Martseniuk e, poco più in là, in una vasta chiazza di sangue, la bionda testa di lei. Poi sbucò fuori il Leonelli: un pezzo d’uomo armato di mannaia, vestito con anfibi, pantaloni e maglietta verde militare, sulla bocca una maschera antismog, gli occhi coperti da occhiali tipo saldatore. Si gettò tra i militari e si fece largo, salì in macchina per scappare ma fu fermato da qualche colpo di pistola che lo prese in pieno petto. Morì nel pronto soccorso dell’ospedale. Mattina di ieri, in una villa con cancello, videocamere, piscina, ampio giardino, diciassette vani e pini secolari. In via Birmania, una strada senza uscita che si conclude con una rotonda alberata, quartiere Eur, Roma.

Jihad In Italia è attiva una rete di agenti della jihad impegnata a reclutare giovani italiani da inviare in Siria o in Iraq. I servizi segreti segnalano che sono già partiti cinquanta militanti convertiti all’Islam. Hanno tra i 18 e i 25 anni, maschi, reclutati e indottrinati spesso via Internet, vengono dalle città del Nord (soprattutto Brescia, Torino, Ravenna, Padova, Bologna, e diversi piccoli centri del Veneto), ma anche Roma e Napoli. Almeno l’80% di loro è costituito da italiani convertiti all’Islam da poco, ma ci sono anche figli di immigrati, di seconda generazione. Tutti sono attualmente tra Siria e Iraq. I più pericolosi sono, però, i reclutatori, agenti residenti in Italia, rientrati dopo un periodo di addestramento all’estero, specie in Afghanistan. Sarebbero pronti a organizzare attentati e secondo le relazioni della nostra intelligence, sarebbero almeno duecento (Piccolillo, CdS).

Migranti Sulle coste siciliane, in nemmeno 48 ore, sono arrivati 3.500 migranti. Su un gommone recuperato l’altra notte 120 miglia a sud di Lampedusa sono stati trovati anche 18 cadaveri uccisi da stanchezza, sete, fame, fumi della benzina. S’ignora il destino di altri duecento o forse duecentocinquanta africani, per lo più somali, nigeriani e ghanesi: la guardia costiera libica li sta cercando. Secondo alcune stime, che in questi casi sono sempre al ribasso, nel 2014 i morti scomparsi sono duemila. A Reggio Calabria, in queste stesse ore, è approdata una nave: a bordo erano in 1.373. Altri sbarchi sono annunciati sulla costa jonica della Calabria. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Ucraina Ieri in Ucraina si festeggiavano i 23 anni di indipendenza del Paese. Mentre a Kiev si tenevano le celebrazioni di Stato, a Donetsk i ribelli hanno messo in scena una parata con la “marcia degli sconfitti”, costringendo una sessantina di soldati ucraini prigionieri di guerra a marciare con le mani legate dietro la schiena tra gli sberleffi e i lanci di spazzatura della gente.

Telefoni Il ministero dell’Economia ha notato che nel 2012 (ultimi dati disponibili) il costo al minuto di una chiamata da un ufficio pubblico in media è più basso del 71% quando il contratto telefonico viene concluso da Consip, la grande centrale nazionale degli acquisti controllata dal Tesoro. Un minuto al cellulare mediamente costa invece il 35% in meno e un messaggio di testo addirittura fino al 72% in meno. Il problema è che spesso questi risparmi non si realizzano perché le amministrazioni fanno da sé. Negoziano e comprano in autonomia, a costi spesso incongrui.

Sophie C’è anche un cane, un Cavalier king Charles spaniel, tra gli eredi di Lauren Bacall. Il patrimonio dell’attrice è stato stimato in oltre 26 milioni di dollari e sarà suddiviso tra i tre figli. Saranno i tutori della cagnolina Sophie, al quale la star ha lasciato 10mila dollari. I nipoti avranno 250mila dollari a testa, i due dipendenti che lavoravano con lei, 35mila.

Oggetti smarriti Ogni anno all’aeroporto di Fiumicino vengono smarriti circa 15mila oggetti (tra questi un crocifisso di legno alto due metri). A Malpensa trovarono (e poi misero all’asta) un costume di carnevale da scimmia, capi di abbigliamento, orologi, oggetti hi-tech. All’ultima asta, a giugno, c’era pure un cappello dalla foggia che ricorda quello usato dal mitico Sherlock Holmes. «Lo abbiamo trovato dentro una valigetta da medico. Bellissima. In pelle. C’era solo quello», raccontano. Un pezzo unico, quasi come quello che venne trovato almeno una decina di anni fa a Caselle: un volume del 1876 che raccoglieva gli originali dello “Strand Magazine”, il giornale su cui Conan Doyle pubblicò i primi racconti su Holmes (Castagneri, Sta).

(a cura di Daria Egidi)