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 2014  agosto 15 Venerdì calendario

Anna Maria Pasetti sul Fatto

Il Fatto quotidiano, 14 agosto 2014

LA SIGNORA DEL SOGNO AMERICANO –

Non c’è pace per Hollywood. Con gli occhi ancora lucidi e il cuore sgomento per il suicidio di Robin Williams, ecco andarsene un altro mito, un nuovo colpo inflitto all’immaginario collettivo occidentale della Bellezza. La divina Lauren Bacall stella di una di luminosità indiscussa nel cinema americano e non solo, se n’è andata. Per l’American Film Institute era al ventesimo posto tra le più grandi star femminili di tutti i tempi. Spentasi l’altra notte a New York, la notizia è arrivata via Twitter, direttamente dalla famiglia Bogart: «Con enorme dispiacere, ma con grande gratitudine per la sua affascinante vita, confermiamo la morte di Lauren Bacall».
Aveva 89 anni, 12 dei quali spesi al fianco di Humphrey, ovvero dal 1945 al 1957 quando il grande Bogie morì: due leggende unite felicemente davanti e dietro il grande schermo, sul quale Lauren ha esordito proprio con lui in Acque del sud di Howard Hawks, che l’aveva notata da modella sulla copertina di Harper’s Bazaar. Era il 1944, su quel set l’incontro che avrebbe costituito una delle coppie più glamour e talentuose della Mecca del cinema. Lui di 25 anni più vecchio, lei di una bellezza mozzafiato: innamoratissimi, Lauren & Humphrey ebbero due figli, Stephen e Leslie, e Bacall non esitò mai a dichiarare che Bogart fu l’unico vero amore della sua vita.
Insieme hanno recitato anche ne Il grande sonno del 1946 sempre di Hawks, ne La fuga del 1947 di Delmer Daves e ne L’isola di corallo nel 1949 di John Huston.
LA COPPIA DI STELLE SIMBOLO DEL CINEMA USA
L’immortale eroe di Casablanca non mise mai volontariamente in ombra la moglie/collega, pensiero che invece si è soliti sviluppare accostandola a Marilyn Monroe, con la quale Lauren recitò nel 1953 in Come sposare un milionario di Jean Negulesco. Era indubbio che la Bacall fosse esteticamente più bella della Bionda per eccellenza, ma quest’ultima – si sa – aveva l’inconsapevole carisma di rubare la scena mediatica a chiunque. Detto questo, all’epoca l’attrice era già sposa di Bogart e non fu certo casuale l’inserimento nel film di una battuta auto-ironica pronunciata dal personaggio che interpretava, Schatze Page, una donna appassionata di uomini agée. Page/Bacall cita proprio lui ad esempio di tale passioni, “quel tardone di Bogart”.
DECINE DI FILM, GRANDI REGISTI MA SOLO UN’OSCAR ALLA CARRIERA NEL 2009
In una carriera terminata nel 2012 (il suo ultimo film risponde al titolo di The Forger di Lawrence Roek) non vinse nessun Oscar per meriti specifici (una sola nomination come non protagonista fu per il film L’amore ha due facce per la regia di Barbra Streisand) ma uno onorario alla carriera nel 2009: e tale prestigio dedicato a una donna mancava dal 1994 quando a vincerlo fu Deborah Kerr. Al cinema recitò per grandi se non grandissimi registi, specie negli anni Cinquanta: a parte Hawks e Negolescu, si ricordano Michael Curtiz (Chimere e Le foglie d’oro, entrambi del 1950), Vincente Minnelli (La tela del ragno del 1955 e La donna del destino 1957), William A. Wellman (Oceano rosso del 1955). Più tardive negli anni ma altrettanto importanti collaborazioni si annoverano quelle con Robert Altman (Health nel 1980 e Prêt-à-Porter del 1994), con Jonathan Glazer (Birth–Io sono Sean del 2004), col filosofo Bernard-Henri Lévy (Il giorno e la notte nel 1996 con Alain Delon) e la doppietta con Lars Von Trier siglata nel 2003 con Dogville e nel 2005 con Manderlay.
Grande schermo, palcoscenico (sua altra grande passione) ma soprattutto tanto American Dream realizzato e ovvio gossip per questa magnifica donna nata a New York il 16 settembre 1924 da padre polacco e madre romena, entrambi immigrati negli States passando per Ellis Island. Aspirante ballerina da piccola, Lauren fin da giovanissima nutrì particolare dedizione per gli attori Leslie Howard e Bette Davis, alla quale persino chiese e ottenne orgogliosamente un autografo.
LA RELAZIONE CON FRANK SINATRA E IL MATRIMONIO CON JASON ROBARDS
Broadway la fece sua prima di Hollywood quando terminò l’Accademia Americana di Arti Drammatiche e la trattenne almeno fino al 1944, noto anno di approccio al cinema e a Bogart. Quando questi scomparve, la cronaca rosa racconta che Bacall ebbe una fugace ma difficile relazione con Frank Sinatra (all’epoca legato ancora alla Gardner), convogliando dunque a nuove nozze nel 1961 con Jason Robards da cui divorziò dopo alcuni anni. Ma – si diceva – nessuno mai come e quanto Humphrey, al punto che in loro onore fu coniata persino una patologia: la Sindrome Bogart-Bacall. Si tratta di una disfonia vocale dovuta all’affaticamento della voce, tipica di attori e cantanti, e che conferisce a essa un timbro che la fa assomigliare sia a quella di Bogart per gli uomini sia a quella della Bacall per le donne. Indimenticabile icona di eleganza, dal volto perfetto caratterizzato da uno sguardo di infinito fascino, Lauren Bacall ha lasciato un’esistenza generosa a un mese dal compimento del novantesimo anno, colpita da un ictus fatale.

Anna Maria Pasetti