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 2011  maggio 05 Giovedì calendario

Obama ha deciso di non diffondere nessuna immagine di Osama morto: le foto sarebbero troppo raccapriccianti

Obama ha deciso di non diffondere nessuna immagine di Osama morto: le foto sarebbero troppo raccapriccianti. In generale, lo staff che lo circonda (la Clinton, Gates, Panetta) è d’accordo. Una foto mostrerebbe la faccia di Osama con uno squarcio in mezzo agli occhi e la materia cerebrale in vista. In un’altra si vedrebbe l’orbita vuota e sanguinante. Il presidente della Commissione servizi segreti del Senato, Mike Ross (gli hanno fatto vedere gli scatti): «Osama non è un trofeo, è un morto. Concentriamoci piuttosto sulla missione, fino a che Al Qaeda non sarà eliminata». Kelly Ayotte, senatrice repubblicana, favorevole alla diffusione delle immagini: «Bin Laden è una figura conosciuta, e dalle foto si capisce che è lui. Nessuno vuole vedere immagini che disturbano, ma credo anche che sia importante finirla con la teoria del complotto». Saxby Chambliss, repubblicano, un altro che le foto le farebbe vedere: «Un giorno o l’altro verranno pubblicate, la questione è sapere se lo dovremo fare noi secondo le nostre regole o lasciare che sia qualcun altro a farlo».

• Io una foto su internet l’ho vista. Sembra presa a raggi infrarossi…
È un falso messo in rete dagli hacker di Anonymous. A proposito, l’Fbi avverte di non aprire mail che promettano foto o video di Bin Laden ucciso. «Potrebbero contenere virus in grado di rubare dati personali o infettare il computer». Non fidarsi nemmeno se l’indirizzo di provenienza è di qualche amico o parente.

• Che altro s’è saputo del blitz?Ci sono un paio di dichiarazioni – una delle quali dello stesso Leon Panetta, fino a pochi giorni fa capo della Cia – secondo cui il commando aveva il permesso di uccidere, ma poteva catturare Osama vivo. In questo caso, dopo una sosta su una portaerei, l’avrebbero portato in America. Una figlia del capo terrorista dice che gli americani hanno prima catturato Osama e poi lo hanno ucciso. Così riferiscono fonti pakistane. Da Washington, naturalmente, si smentisce. Ma si ammette (Jay Carney, portavoce della Casa Bianca) che Bin Laden era disarmato, fatto che rende scarsamente comprensibile la decisione di ammazzarlo. Del resto, le dichiarazioni contradditorie si succedono fin dal primo momento. Prendiamo il ruolo del Pakistan: il 2 maggio, alle 18 ora italiana, Hillary Clinton fa sapere che «la collaborazione con il Pakistan ha aiutato gli americani a trovare il covo dove si nascondeva Bin Laden». Ventiquattr’ore dopo (quattro del pomeriggio del 3 maggio) Panetta comunica ai giornalisti che i pakistani sono stati tenuti all’oscuro dell’operazione perché avrebbero potuto avvertire Osama di quello che stava per succedere. Altra questione: il corpo gettato in mare. Il 2 maggio mattina (lunedì) John Brennan, consigliere per la sicurezza interna, dichiara che il corpo è stato gettato in mare in ottemperanza alla legge islamica. Arrivano reazioni sdegnate da tutto il mondo (la legge coranica vuole che un uomo morto sia restituito alla terra, la sepoltura in mare è ammessa in casi rarissimi) e allora gli americani affermano che il corpo è stato gettato in mare perché nessun paese musulmano lo voleva (in testa Pakistan e Arabia saudita). Inoltre, bisognava evitare di creare un luogo santo, potenzialmente meta di pellegrinaggi planetari. Anche sulla storia della moglie: prima Brennan ha sostenuto che Osama se n’era fatto scudo, poi la Casa Bianca l’ha smentito. Questa moglie – la più giovane delle cinque, yemenita, di nome Amal al Sadah – è rimasta ferita a una gamba, ma è sopravvissuta al blitz.
• Mi conferma che qui non è successo come nel bombardamento sulla casa di Gheddafi? 
Qui bambini morti non ce ne sono?Amal ha dato a Osama tre figli (una femmina e due maschi). La femmina si chiama Safia, ha 12 anni, è quella che ha visto come le hanno ammazzato il padre. I bambini in tutto erano nove, tra i due e i dodici anni. Sono tutti vivi. Osama aveva cinque mogli. Una l’aveva ripudiata. Il numero dei figli oscilla tra dodici e ventisei. La Casa Bianca ieri ha fatto sapere che il figlio ammazzato a Abbottabad non si chiama Hamnza, ma Khalid.

• Chi prenderà il posto di Osama?
A parte il fatto che Osama – a quello che dicono tutti – non comandava più su niente, il successore dovrebbe essere al Zawahiri. Però non subito. Secondo Asia Times, Al Qaeda sarà temporaneamente diretta da una shura (consiglio). Al Zawahiri ha problemi di sicurezza, deve per il momento pensare a nascondersi.

• Se non l’hanno preso fino ad oggi…
No, gli americani hanno portato via da Abbottadab il computer di Osama. A sentir loro contiene informazioni formidabili su tutta l’organizzazione: nomi, covi, progetti di attentati. Secondo Panetta è questo il colpo più grave dato all’organizzazione.