Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1979  luglio 21 Sabato calendario

Giuliano assassinato al bar mentre paga un caffè

•  Giorgio Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo, è stato ucciso, con tre colpi di pistola alla tempia nel bar Lux di via Alfieri, vicino a piazza Sperlinga, nella zona residenziale di Palermo. A sparargli, con una calibro 38, a distanza ravvicinata è stata una persona bassa di statura, piuttosto giovane, di una età approssimativa di 30 anni. Il sicario si è subito allontanato dalla zona. Il vicequestore ucciso lascia la moglie, Ines Leotta, e tre figli molto piccoli, Alessandro, Selima ed Emanuela (ora in vacanza a Piedimonte Etneo). L’assassinio è avvenuto a poche ore di distanza da una vasta retata compiuta durante la notte e che ha portato all’arresto di 38 persone. Giuliano era sceso da casa alle otto, in via Pirandello, aveva consegnato al portiere una busta con i soldi dell’affitto ed era andato al bar, che è a poche decine di metri dalla sua abitazione, per prendere un caffè in attesa che venisse a prelevarlo la Giulietta della mobile per portarlo in Questura. Un cliente del bar: «È stata una cosa così improvvisa, così imprevedibile, da impedire qualunque reazione» [Francesco Fornari, Sta. 22/7/1979] [Vedi anche Leoluca Bagarella].
•  L’inchiesta è affidata a Borsellino, che emette quindici mandati di cattura. Tra gli arrestati anche Leoluca Bagarella. Quando Borsellino lo interroga, non risponde alle sue domande e in segno di spregio lo chiama «signore» anziché «giudice». Durante le indagini viene anche a galla la love story che lega Bagarella a Vincenza Marchese, sorella di Antonino, altro pezzo da novanta delle cosche. In un covo si trovano infatti dei bigliettini stampati in un tipografia amica di Cosa nostra che annunciano il fidanzamento dei due rampolli della mafia e una bomboniera con i confetti. Significa che l’alleanza tra cosche si va allargando. [Lucentini 2003]
• Giuliano aveva appena finito di indagare sulla morte di Mattei