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 1918  giugno 10 Lunedì calendario

Il Mas di Rizzo silura una corazzata austriaca

Mare Adriatico – Avvistata all’alba nei pressi dell’isola di Premuda (attuale Croazia) una formazione navale austriaca diretta verso il canale d’Otranto. Due motoscafi armati siluranti italiani (Mas) comandati da Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo penetrano tra le unità nemiche e attaccano: il bersaglio di Rizzo è la corazzata Santo Stefano, che viene colpita da entrambi i siluri del suo Mas; quello di Aonzo l’altra unità maggiore della formazione, la Tegetthoff, raggiunta da un siluro. Mentre i due Mas sfuggono alla caccia delle altre navi, la Santo Stefano, gravemente danneggiata, comincia a inclinarsi su un fianco e, dopo le sei del mattino, affonda. Le vittime sono 89, gran parte dei mille uomini dell’equipaggio riescono a slavarsi. La Tegetthoff, appena danneggiata, rientra alla base.
• L’impresa di Rizzo e Aonzo, oltre a risollevare il morale delle forze armate italiane, è una ferita irreparabile per le ambizioni austriache sull’Adriatico. Le corazzate intercettate dai due Mas facevano infatti parte di una delle formazioni navali che il 10 giugno stavano muovendo verso il canale d’Otranto per forzare il blocco realizzato dalla Marina italiana con il sostegno della flotta alleata – uno sbarramento fisico lungo circa 60 chilometri fatto di reti e mine, anche in funzione antisommergibili – che precludeva alle navi austriache il Mediterraneo. Il blocco del canale d’Otranto era già stato attaccato più volte, senza esito: il 10 giugno l’offensiva prevedeva l’impiego di gran parte della flotta austriaca, che molto probabilmente cercava anche la battaglia con quella italiana. Le navi austriache, richiamate nelle loro basi, non entreranno più in mare aperto per tutto il resto della guerra.
• Per questa azione Luigi Rizzo ottenne una seconda Medaglia d’oro al valor militare. La data del 10 giugno è stata assunta ufficialmente come giorno di festa della Marina.