Roberto Raja, 18 marzo 1916
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Offensiva russa sulle sponde del lago Naroch
• Fronte orientale – Per rispondere all’appello francese di alleviare la pressione tedesca su Verdun, i russi lanciano un attacco sulle sponde del lago Naroch con l’obiettivo di raggiungere Vilnius, la città più importante della Polonia orientale.
• Grazie alla mobilitazione dell’industria e al richiamo di nuove classi di coscritti, le armate russe, pesantemente sconfitte nel corso del 1915, si trovano ora in superiorità numerica rispetto ai loro nemici: 300.000 uomini contro 180.000 nella parte settentrionale del fronte (dove i russi vantano per la prima volta anche un grande vantaggio in fatto di cannoni e munizioni) e 700.000 contro 360.000 al centro. Solo nel settore meridionale (affidato principalmente all’Austria-Ungheria nel campo degli imperi centrali) i numeri si equivalgono: circa mezzo milione di uomini.
• Oltre che per la superiorità numerica, viene scelto per l’attacco il settore settentrionale perché le posizioni avanzate tedesche a nord minacciano Pietrogrado, e hanno portato sotto il controllo del nemico le regioni produttive del Baltico, dove Ludendorff ha creato una vera economia d’occupazione: l’intenzione è di germanizzare i possedimenti dello zar sia nelle regioni baltiche sia in Polonia» [H].