Roberto Raja, 4 novembre 1915
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Finisce la terza battaglia dell’Isonzo. Una carneficina
• Fronte italiano – La terza battaglia dell’Isonzo, che si è combattuta praticamente su tutto il fronte orientale, è sospesa. I ripetuti assalti della fanteria italiana non hanno ottenuto gli effetti sperati: le postazioni e le trincee austriache conquistate sono state perse il più delle volte nei contrattacchi del nemico. Il Monte San Michele e il Sei Busi, in particolare, sono stati teatro di feroci attacchi e contrattacchi, anche all’arma bianca. Sul Monte Calvario, sul Sabotino e sulla Quota 121 di Monfalcone tutti i tentativi di conquistare le trincee austro-ungariche sono falliti. Pesantissimo il prezzo pagato: 67.000 circa le perdite italiane (con 11.000 morti e alcune brigate praticamente annientate), 42.000 quelle austriache (9.000 morti).