28 dicembre 1873
Dal corriere di Torelli Viollier
• Questo corriere vien fuori nella settimana da Natale Capo d’anno; eppure deve cominciare tristamente. Nino Bixio è morto! È morto in un’isola dell’Oceano Indiano, di cholera, si dice. Dopo aver validamente contribuito alla libertà ed all’indipendenza d’Italia, cercava fortuna su que’ mari lontani: dopo aver dato ai figli una patria, voleva dar loro un patrimonio. La morte ha reciso in erba i suoi progetti (....). [Ill.it 28/12/1873] [Leggi qui tutto il corriere]
• Non è senza sgomento che ho veduto ne’ giorni passati elevarsi in un angolo del mio studio una montagna di liari. L’anno passato non riuscì ad essere che una collina, quest’anno è una vera montagna, e se la va di questo passo, fra qualche anno potrà fare concorrenza al Gran Sasso d’Italia ed al Monte Bianco. Questo monte formato dalle strenne e dagli almanacchi del 1874. Non c’è giornale, non c’è tipografia, non c’è litografia, che non mandi fuori la sua strenna del suo almanacco. Rossi, verdi, gialli, turchini e paonazzi, sono la affastellati volumetti d’ogni sesto c’è la magnifica Strenna Italiana del Ripamonti Carpano accanto al modesto Almanacco de mariti, c’è la strenna veneziana, l’Almanacco delle Famiglie, l’Annuario Storico di Mauro Macchi, l’Almanacco Igienico del Mantegazza, l’Album di chimica agraria del Selmi e l’almanacco agrario del prof. Cantoni, l’Almanacco indipendente di Arnaldo degli Arnaldi, l’Almanacco del libero pensiero del sig. Luigi Stefanoni, l’Almanacco del libero muratore, l’Almanacco finanziario, che insegna a vivere in pace con l’agente delle tasse, la Strenna del fischietto, la Strenna lombarda… Basta così?Dopo un elenco così lungo, i lettori non esigeranno, spero, ch’io discorre a loro di tutto ciò che si contiene entro quelle copertine multicolori. Ho sfogliato tutti quelli libercoli, ma non ne ho letto che uno: l’Almanacco d’un eremita del sig. Antonio Caccianiga (...). [Ill.it 28/12/1873] [Leggi qui tutto il corriere]
• Passeggiando la sera in Galleria Vittorio Emanuele, vedrete andare su e giù un vecchietto, col cappello calcato sugli occhi, sepolto il collo nel bavero del punch. Lo accompagnano sempre due o tre persone che lo ascoltano con attenzione, e quasi bevono le sue parole, e di tratto in tratto danno in una risata. Se i vostri occhi si fermeranno sul volto di quel vecchio, vedrete, sotto la tesa del cappello, scintillare due occhi vispi, e sopra al bavero del punch vedrete una bocca, i cui denti hanno già cominciato l’ultimo San Michele, e sulla quale aleggia un sorriso malizioso e corbellatorio. È quello il signor Eugenio Camerini, il cui nome fu tante volte ripetuto nei giornali di Roma e di Milano durante la settimana passata (...). [Ill.it 28/12/1873] [Leggi qui tutto il corriere]
• Ne’ giornali inglesi e francesi si continua ancora a discorrere della catastrofe della Ville du Havre e del Lock Earn. Si discute sui modi d’ovviare in avvenire a disgrazie simili, e si domanda che le navi siano munite di fanali più potenti di quelli che ora possiedono. Questa discussione mi ha fatto tornare alla memoria alcune belle pagine di quel bellissimo libro ch’è Promenade autour du monde del barone di Hubner, pubblicato alcuni mesi fa. La traversata dell’oceano Atlantico, dall’Inghilterra a Nuova York, durante la maggior parte dell’anno, a pericoli che pur sarebbe facile evitare. Per rendere il viaggio breve, i piroscafi battono una linea traversata dal gulf stream, corrente d’acqua calda, che incontrando le fredde acque ed i ghiacci scendenti dal polo, produce nebbie densissime (...). [Ill.it 28/12/1873] [Leggi qui tutto il corriere]• Dalla traversata dell’Oceano passando a viaggi meno lontani e meno pericolosi, dirò che, giorni fa, sono andato da Milano a Lecco, sulla nuova linea ferroviaria testè costrutta. L’alta Italia va rapidamente completando la rete delle sue ferrovie. Fra non molte settimane, sarà inaugurato un altro tronco: quello che da Cremona conduce a Mantova, e già se ne domandano altri (...). [Ill.it 28/12/1873] [Leggi qui tutto il corriere]