Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  dicembre 20 Venerdì calendario

Indagini su Telecom • In sei anni sono raddoppiati i poveri • Un altro evaso dal carcere • Putin annuncia la grazia all’ex magnate Khodorkhovskij • Crolla il tetto dell’Apollo Theatre di Londra • La scienza del passato diventa incomprensibile per l’invecchiamento della tecnologia


Telecom A Roma la magistratura indaga sulla possibilità che, per il passaggio delle quote in Telco (Assicurazioni Generali, Intesa San Paolo e Mediobanca) relative al controllo di Telecom Italia e la cessione di Telecom Argentina, ci sia stata un’intesa tra i maggiori azionisti di Telecom per favorire l’ascesa degli spagnoli di Telefonica e sfuggire ai controlli di chi ha il compito di vigilare, prima fra tutte la Consob. Ieri c’è stato l’interrogatorio in veste di testimone di Franco Bernabè, l’ex presidente che ha dato le dimissioni proprio in disaccordo sull’operazione di passaggio di quote su cui si indaga.

Confindustria Dati di Confindustria, che ha invocato «un cambio di passo»: in sei anni sono raddoppiati i poveri (4,8 milioni) e i senza lavoro (7,3 milioni). Le famiglie hanno tagliato sette settimane di consumi, ovvero 5.037 euro in media all’anno. Sono andati in fumo 1,8 milioni di posti. Il Pil è sceso del 9,1%. Quello procapite dell’11,5%, circa 2.900 euro a testa, tornando ai livelli del 1996. La produzione industriale è tracollata del 24,6%, un quarto in meno, indietro al 1986. Mentre il sommerso prende il volo: 190 miliardi nel 2012 (12,1% del Pil) e trascina la pressione fiscale reale al 56,2%, top nell’Eurozona. Confindustria rivede poi le stime sul Pil di quest’anno: -1,8 anziché -1,6%. Nel 2014 e 2015 si torna a salire: +0,7 e +1,2%. Meno della metà però delle previsioni di Letta. La disoccupazione ferma la sua «emorragia» e «si stabilizza attorno al 12%». Ma appena 222mila posti creati tra 2014 (+0,1%) e 2015 (+0,4%). Deficit sotto il 3% del Pil nel 2014 e anche nel 2015, mancando il pareggio di bilancio. Le manovre varate dal 2009 in poi valgono 109 miliardi (6,9% del Pil).

Evaso/1 Si è saputo che il killer di camorra Pietro Esposito da sabato è evaso dal carcere di Pescara. Considerato un detenuto modello, gli era stato concesso, sei giorni fa, un permesso premio: otto ore di libertà. Doveva rientrare nella casa circondariale della città adriatica alle 18 di sabato. Sulla sua fedina penale due condanne per complicità in omicidi differenti, due per rapina, una per evasione dal carcere e un’altra per associazione mafiosa.

Evaso/2 Sull’evasione di Bartolomeo Gagliano, il serial killer fuggito dal carcere di Marassi (vedi Fior da fiore di ieri) e che forse è scappato in Francia, non è vero che al penitenziario non sapevano d’avere tra le mani un assassino. Infatti il 19 luglio era arrivata al carcere un’informativa che spiegava bene con chi si avesse a che fare. È una lettera protocollata d’un paio di pagine che il magistrato ebbe il dovere d’inviare con il riassunto del casellario giudiziale e di tutti i reati che aveva commesso anche prima d’entrare nella prigione genovese. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Khodorkhovskij Nei prossimi giorni, con un atto di grazia di Putin, dopo dieci anni uscirà dal carcere Mikhail Khodorkovskij, ex patron della compagnia petrolifera Yukos ed ex uomo più ricco della Russia. Amnistia anche per le due Pussy Riot ancora in carcere, per i militanti di Greenpeace arrestati nell’Artico e per quattro degli accusati per le proteste di piazza del 2012. La Yukos ormai non esiste più, dopo che il governo l’ha fatta a pezzi e ceduta a varie società statali. Khodorkovskij continuerà comunque ad avere sulla testa la minaccia di un possibile nuovo processo per antiche questioni legate al modo in cui negli anni Novanta si impadronì della società: l’eventuale accusa sarebbe di omicidio, visto che il capo della sicurezza della Yukos ha già confessato di aver ammazzato un nemico di Khodorkovskij ed è stato condannato. L’ipotesi è che agisse per conto del suo capo. Ne Duemila il neoeletto Putin gli offrì di tenersi la sua società, ma di non occuparsi più di politica, invece Khodorkovskij continuò a finanziare i partiti di opposizione e a far circolare voci su una sua possibile discesa in campo. Così fu arrestato, accusato, messo in carcere, processato e condannato due volte. Oggi la sua richiesta di grazia potrebbe essere la base di un nuovo patto: tornare libero e non dare più fastidio al Cremlino.

Appollo Theatre A Londra durante uno spettacolo serale è crollato il soffitto di una galleria dell’Apollo Theatre di Shaftesbury Avenue. Il fatto è avvenuto alle nove e un quarto (ore italiane): il primo bilancio è stato di di 65 feriti, molti con lesioni alla testa, di cui almeno 5 gravi. Alcune persone sono rimaste intrappolate sotto i detriti ma sono state liberate e portate in salvo dai vigili del fuoco arrivati sul posto con otto camion, pochi minuti dopo il primo allarme. L’Apollo, costruito nel 1901 a poche centinaia di metri da Piccadilly Circus, ha 775 posti: ieri sera era quasi pieno, e c’erano molte famiglie con bimbi arrivate per assistere a Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, tratto dal best seller di Mark Hadon e molto popolare a Londra.

Dati La Nasa non ha più gli strumenti tecnologici per decifrare parte dei bit inviati dalla Luna dalla sonda Viking nel 1976. Per colpa dell’invecchiamento del software e dei supporti digitali, i dati dell’80% delle ricerche condotte nel 1991 sono andati persi: l’ha calcolato un gruppo di biologi dell’università della British Columbia, a Vancouver, che ha preso in esame 516 articoli scientifici pubblicati tra il 1991 e il 2011 su piante e animali. Studio per studio, i ricercatori hanno cercato di ripescare i dati su cui le pubblicazioni erano basate e non sono riusciti a recuperare alcunché in 4 casi su 5. Ricorda Paolo Giubellino del Cern: «Qualche anno fa abbiamo avuto la necessità di ripescare i dati di un vecchio esperimento americano. Non c’è stato altro da fare che ricostruire da zero il computer con cui i risultati erano stati raccolti in prima battuta» (Dusi, Rep).

(a cura di Daria Egidi)