18 luglio 2011
Manovra finanziaria
• La manovra rivista continua ad appostare una ventina di miliardi nell’ultimo biennio (2013-2014) ed è questo il punto che la rende dubbia per i mercati internazionali. Poi: troppe tasse e troppo pochi tagli alla spesa. È stato reintrodotto il ticket, cosa che ha provocato la rivolta di sette regioni, e si garantiscono 15 miliardi da una riforma fiscale che il governo ha tempo di varare fino al settembre 2013. In caso contrario si taglieranno per un valore identico le agevolazioni fiscali dei cittadini, con un criterio lineare, cioè allo stesso modo per tutti. In poche parole significa che le tasse aumenteranno per 15 miliardi complessivi. I pensionati d’oro dovranno versare fino al 2014 un contributo del 5% per la quota di pensione che supera i 90 mila euro l’anno e del 10 per cento per la quota che supera i 150 mila euro. Si andrà in pensione tre mesi più tardi a partire dal 2013 poi dal dal 2016 vi saranno adeguamenti di quattro mesi ogni tre anni. Le pensioni saranno indicizzate al 100 per cento nella parte inferiore ai 1.428 euro lordi mensili, al 70 nella zona 1.428-2.380, non saranno indicizzate nella zona superiore ai 2.380. Quello che ha destato l’indignazione generale è che in tutto questo sistema di tagli, risparmi e sacrifici, i politici abbiano badato bene a non colpire se stessi, cassando via via tutte le proposte che arrivavano sul tavolo, o aggirandole, o rinviandole alla prossima legislatura. Questo ha provocato un nuovo, vasto risentimento verso la cosiddetta “casta”, che ignora bellamente fino a che punto viene percepita come nemica. Se ne hanno numerosi saggi in rete. Tra questi quello dell’internauta “Spider Truman” che ha aperto una pagina su Facebook sostenendo di essere un precario «licenziato dopo 15 anni da Montecitorio» e promettendo di rivelare tutto ciò che sa sulle malefatte degli onorevoli. È partito con 28 contatti sabato pomeriggio 16 luglio, ne aveva 154.178 la sera di domenica 17 [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno del 15 luglio] [Giorgio Dell’Arti, Vty 20/7/2011]