23 maggio 2011
Elezioni: denigrazione dell’avversario e promesse impossibili
• La sconfitta della Moratti avrebbe in effetti, a quanto si capisce, esiti devastanti sul piano nazionale, specie se accompagnata dal prevalere di De Magistris a Napoli. Per arginare il pericolo, il centro-destra sta tentando la denigrazione dell’avversario (Bossi: «Pisapia è pronto a trasformare Milano in una zingaropoli») e adottando la tattica disperata delle promesse impossibili: la Moratti – negando cinque anni di amministrazione – ha annunciato la sanatoria delle multe stradali e una mezza rinuncia alla pratica dell’eco-pass, da lei tanto difesa. Dall’area Pdl è prima trapelata un’indiscrezione relativa alla creazione, in Milano, di una no-tax area, un provvedimento evidentemente impossibile e che deve essere stato stoppato dal Tremonti. Adesso Bossi e Calderoli parlano del trasferimento a Milano di due o forse tre ministeri, idea altamente improbabile dato che il Parlamento non riesce neanche a trasferire la Consob, trecento dipendenti: il disegno di legge relativo, e su cui non ci sono obiezioni significative dall’opposizione, è tuttavia fermo da molti mesi alla commissione Affari costituzionali. E però, il progetto di dimezzare Roma capitale ha provocato una sollevazione di Alemanno e della Polverini, quindi un’ulteriore frantumazione dell’alleanza, i quali hanno definito “balle” le intemerate di Bossi, che ha risposto a pernacchie e gestacci, dicendo che a quanto risulta a lui nel Pdl comanda Berlusconi e Berlusconi gli ha dato la parola. [Giorgio Dell’Arti, Vty 25/5/2011]