23 maggio 2011
Bossi attacca Berlusconi
• Il pericolo maggiore per il governo viene da Bossi, il quale subito dopo il voto ha annunciato la necessità di una verifica da tenersi all’indomani dei ballottaggi. I ragionamenti leghisti – anche se fatti nel chiuso delle stanze di via Bellerio e finora non esplicitati – sono tuttavia trasparenti: cosa ci teniamo a fare Berlusconi se non è più capace di farci prendere voti? Cosa restiamo a fare al governo, visto che non siamo in grado di fermare l’ondata migratoria in arrivo dalla Libia e di abbassare le tasse? Meglio sarebbe arrivare alle prossime elezioni politiche in una posizione non così compromessa, forse un appoggio esterno, forse addirittura l’opposizione. Il partito appare seriamente spaccato: Maroni (e con lui decine di ascoltatori che chiamano Radio Padania) sarebbe incline a sbarazzarsi del Cavaliere, vissuto ormai più come un problema che come una soluzione. Bossi sembrerebbe intenzionato a tenere duro nel patto con Berlusconi. La sentenza sarà in ogni caso pronunciata dopo il voto di Milano. [Giorgio Dell’Arti, Vty 25/5/2011]