13 novembre 1996
A Roma il vertice FAO per la fame nel mondo
• Oltre cento capi di Stato e di governo, migliaia di delegati da 173 Paesi, un cordone di sicurezza che semi-paralizza il centro di Roma. Il Vertice mondiale della Fao sull’alimentazione apre i battenti in un clima di levantina confusione, con voci che si rincorrono e vengono smentite in pochi minuti. Nella lista ufficiosa degli ospiti illustri si erano inseriti anche i nomi del libico Gheddafi e dell’ americano Bill Clinton. Ma, a parte sorprese dell’ultimo minuto, il summit dovrà accontentarsi di pochi leader di sicuro richiamo. Il più atteso, Fidel Castro. Il più impenetrabile, il premier cinese Li Peng. Il più solenne, Giovanni Paolo II che aprirà i lavori con un breve messaggio. Subito seguito dall’intervento del presidente italiano Oscar Luigi Scalfaro e dal segretario generale dell’Onu Boutros Ghali, che ha espresso personalmente il suo «apprezzamento» a Romano Prodi per la disponibilità a partecipare a una eventuale forza multinazionale in Zaire. Per ragioni di sicurezza, la Fao ha deciso di non diffondere fino all’ultimo la lista degli ospiti.