4 giugno 2013
Tags : Ilva
L’Ilva di Taranto commissariata
• Enrico Bondi, già amministratore delegato (dimissionario) dell’Ilva, sarà ora commissario straordinario dell’acciaieria di Taranto. Per 12 mesi (rinnovabili per due volte) sarà responsabile delle sorti dell’azienda a tutto campo, dalla gestione operativa alla tutela della salute e dell’ambiente. Il decreto «ri-Salva Ilva» è varato dal governo e firmato dal capo dello Stato. Con nuove norme che prevedono di liberare gli 8,1 miliardi di euro della famiglia Riva dal sequestro cautelativo disposto dalla magistratura e di superare l’Aia, l’Associazione integrata ambientale già violata dal colosso dell’acciaio. E con intervento più diretto del ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, che nominerà tre «saggi di comprovata esperienza nei temi ambientali», con il compito di stilare il nuovo piano di risanamento e sottoporlo al giudizio di un sub-commissario ad hoc. Il decreto prevede l’azzeramento di tutti gli incarichi.
• Polemiche per la scelta di Bondi commissario: «È stato nominato ad dai Riva, non c’è rottura con il passato», protesta il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Mentre dal Pdl gridano all’«esproprio» dell’azienda, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi raccomanda: «Se non rispetteremo i diritti della proprietà e tutto quello che è connesso a un’attività manifatturiera di questo tipo sarà poi difficile richiamare in Italia investimenti esteri e impossibile svolgere attività siderurgiche». «Bondi lo ha voluto il presidente del Consiglio Enrico Letta – spiega il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato – perché occorre qualcuno che sia immediatamente operativo. Una gestione non si improvvisa, serve un amministratore in grado di continuare il lavoro, anche se con un indirizzo dato in questo caso dal governo». [Piccolillo, Cds]