1 luglio 2011
Strauss-Kahn torna libero
• A quanto pare, Strauss-Kahn non ha violentato la cameriera d’albergo, che sarebbe invece una prostituta-profittatrice, non si sa ancora se terminale di un complotto politico-finanziario. Il lettore ricorderà che a metà maggio Dominique Strauss-Kahn venne bloccato sull’aereo Air France che lo stava riportando a Parigi per un incontro urgente con la Merkel. In quel momento, infatti, era direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, cioè uno degli uomini più potenti della Terra. Tirato giù dall’aereo e accusato di aver violentato una cameriera dell’hotel Sofitel, Strauss-Kahn era finito in prigione, poi agli arresti domiciliari, quindi s’era dovuto dimettere da direttore generale dell’Fmi (la settimana scorsa è stata nominata al suo posto Christine Lagarde, ministro di Sarkozy) e rinunciare anche a correre per le presidenziali francesi, in quota socialista: fino a quel momento i sondaggi lo avevano dato come probabile, prossimo inquilino dell’Eliseo. La frana s’è improvvisamente fermata venerdì scorso, 1° luglio: i difensori di Straus-Kahn (naturalmente i migliori avvocati su piazza) hanno dimostrato che la presunta violentata aveva telefonato al suo uomo, uno spacciatore attualmente in carcere, per discutere con lui il modo migliore di sfruttare la situazione. Nel racconto della sua vita passata un cumulo impressionante di bugie. Infine la rivelazione che si tratta di una finta cameriera d’albergo: il Sofitel (3000 dollari per una notte) la adopera come prostituta al servizio dei clienti con voglie improvvise. Strauss-Kahn (che non ha mai negato il rapporto sessuale con la donna, sostenendo che era stato consenziente) è tornato libero, con il solo obbligo di non lasciare gli Stati Uniti. Ha festeggiato andando a mangiare con la moglie e due amici al ristorante “Scalinatella” nell’Upper East Side: prosciutto e melone, pappardelle al tartufo nero da 100 dollari, branzino del Mediterraneo, cheese cake ed espresso. Vini: un pinot grigio e un Brunello di Montalcino da 116 dollari. Una volta prosciolto, l’ex direttore generale del Fmi si iscriverà molto probabilmente alle primarie socialiste per vincerle e sfidare Sarkozy l’anno prossimo. [Giorgio Dell’Arti]