Rassegna, 26 agosto 2013
Scontro sull’Imu, il Pdl minaccia la crisi
• Di ritorno dall’Afghanistan Enrico Letta ha assicurato: «Sull’Imu non c’è nessun rinvio, nel Consiglio dei ministri di mercoledì prenderemo una decisione». Senza un provvedimento firmato entro sabato, gli italiani dovrebbero pagare la prima rata dell’Imu sull’abitazione principale, quella per il momento solo sospesa con il decreto di maggio. È infatti quello stesso provvedimento a fissare la cosiddetta clausola di salvaguardia: se non ci saranno nuove regole entro la fine del mese la prima rata dell’Imu sarebbe non solo scongelata, ma dovrebbe essere pagata anche in tempi brevissimi, entro il 16 settembre. Spiega Salvia sul Cds: «Dopo il gran consiglio di Arcore, il Pdl ripete a più voci che senza la cancellazione anche della seconda rata Imu, quella di dicembre, sarà inevitabile aprire la crisi di governo. E che l’abolizione deve riguardare tutti, ricchi e poveri, con l’unica eccezione delle abitazioni di super lusso già escluse dalla sospensione. Il Pd, invece, conferma la sua linea: abolizione della seconda rata ma non per tutti. I ricchi dovrebbero continuare a pagare. Altrimenti c’è il rischio di non avere le risorse necessarie per gli altri dossier aperti sul tavolo del governo, dal rifinanziamento della cassa integrazione al congelamento dell’Iva, dalle missioni internazionali fino alla messa in sicurezza di un altro scaglione di esodati».
• I 2,4 miliardi di euro necessari per cancellare definitivamente la prima rata dell’Imu sono stati trovati e quindi su questo punto non ci saranno sorprese. Per eliminare anche la seconda rata di miliardi ne servirebbero altri due, ma al momento ne sarebbe stato trovato soltanto uno, grazie all’Iva sui pagamenti dei vecchi debiti della pubblica amministrazione. Cancellare l’Imu per tutti nel 2013 significherebbe quindi aumentare una serie di accise, quelle su alcol, giochi e tabacchi. [Salvia, Cds]