Rassegna, 26 agosto 2013
Che cosa salta se cade il governo Letta
• Fa notare Giovannini sulla Sta che «se ci fosse una crisi di governo, la fittissima agenda parlamentare e di governo verrebbe letteralmente dinamitata. L’Ufficio di presidenza della Giunta delle Elezioni di Palazzo Madama si riunirà il 4 settembre per decidere il calendario dei lavori, mentre per il 9 è già fissata la seduta per l’intervento del relatore Andrea Augello. Alla Camera è approdato il decreto legge contro il femminicidio, ma anche per l’arresto differito in occasione delle manifestazioni sportive e sulle competenze dei commissari delle Province in attesa del riordino delle stesse. Il 6 settembre dovrebbe essere votato il disegno di legge che definisce il percorso delle riforme costituzionali. Letta al Meeting di Rimini aveva chiesto un’accelerazione sulla legge elettorale, e a Montecitorio, è stata decisa la procedura d’urgenza, ma il clima è pesante. E non meno complicato si annuncia il cammino di altri tre provvedimenti che attendono di essere esaminati alla Camera per passare poi al Senato: riforma del finanziamento ai partiti, legge contro l’omofobia e modifica delle norme sulla diffamazione per arrivare all’eliminazione del carcere per i giornalisti».