Fior da fiore, 25 agosto 2013
Secondo il Pdl la decadenza di Berlusconi «è inaccettabile» • La guerra delle stanze tra falchi e colombe • Lombardia retrocessa nella classifica europea della competitività • Immigrati che lasciano l’Italia • La crociata dei sindaci per far riaprire le case chiuse • Inaugurati a Zurigo i Sexbox
Decadenza Dopo quattro ore di vertice Pdl ad Arcore, Alfano ha scritto con Berlusconi un documento duro in cui la decadenza da senatore del Cavaliere, condannato in via definitiva per frode fiscale, «è impensabile e costituzionalmente inaccettabile». Ernesto Menicucci sul Cds: «[...] dopo la mega riunione, il partito adesso fa quadrato. Nessun passo indietro, nessun arretramento. Berlusconi è, e resta, il capo. Tanto che Alfano annuncia: “Tutti insieme rivolgeremo alle massime istituzioni della Repubblica, al primo ministro Letta e ai partiti che compongono la maggioranza, parole chiare sia sulla questione democratica che deve essere affrontata per garantire il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale dei milioni di elettori che hanno scelto Silvio Berlusconi, sia sul necessario rispetto degli impegni programmatici assunti dal Governo a partire dall’abolizione dell’Imu su prima casa e agricoltura”. Sembra l’avviso di un ultimatum, che però non è stato pronunciato. Ma è chiaro che, a partire da questo week end, la sorte del governo di larghe intese appare sempre di più appesa ad un filo. Questione di ore, magari di giorni o di settimane, con una soluzione che potrebbe arrivare anche prima dell’avvio della discussione nella giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, prevista il 9 settembre. Ma la linea appare fissata, e si fa strada anche il possibile terreno su cui potrebbe franare l’intesa col Pd. Per l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, spiega Alfano, “non c’è più tempo per rinvii e dilazioni”».
Ultimatum Replica di Letta al documento di Alfano e Berlusconi: «Gli ultimatum, o le minacce, sono inaccettabili».
Stanze Attorno al 20 luglio scorso - per tentare di placare sul nascere un’autentica «guerra delle stanze» che stava iniziando a tormentare il gruppo dirigente del partito - Silvio Berlusconi è stato costretto a dare il via libera all’affitto di un altro appartamento del palazzo di piazza San Lorenzo in Lucina 3 che ospiterà la sede nazionale della nuova Forza Italia. Le colombe, infatti, si domandavano quante stanze avrebbero avuto a disposizione i falchi Santanchè e Capezzone. I falchi cominciavano a porre la questione di quanto spazio avrebbe avuto nella sede Alfano, «che pure ha a disposizione anche Palazzo Chigi e il Viminale». Berlusconi, che pensava di aver concluso la questione «nuova sede» coi complimenti al tandem Verdini-Abrignani per la scelta («Il posto è bellissimo»), ha capito che era l’ora di riaprire i cordoni della borsa. Un altro assegno staccato, questa volta di ventimila euro al mese, che si andranno ad aggiungere ai sessantamila dell’affitto del primo piano. Un assegno con cui il Cavaliere pagherà anche un appartamento di ottocento metri quadri, che si trova al terzo piano dello stesso palazzo e che sarà verosimilmente destinato agli uffici che non hanno direttamente a che fare con la politica. I lavori sono già in corso. E adesso c’è anche la data in cui il trasloco da via dell’Umiltà dovrebbe cominciare: il 2 settembre prossimo (Labate, Cds).
Competitività Secondo uno studio sulla competitività dei territori elaborato da ricercatori della Ue la Lombardia, regione italiana pilota, è uscita dalla classifica delle prime 100 d’Europa – dov’era solo tre anni fa – ed è precipitata al 128 posto. La graduatoria è compilata facendo riferimento a 11 parametri-chiave che vanno dalla qualità delle istituzioni alla stabilità macroeconomica, dal livello alle infrastrutture alla qualità della vita associata (salute, scuola), dall’efficienza del mercato del lavoro per finire all’innovazione, la fertilità tecnologica e la sofisticazione del business. Ebbene questa griglia incorona al primo posto la regione olandese di Utrecht seguita dall’area della Grande Londra, dal Berkshire inglese, da Stoccolma e ancora dal britannico Surrey. Nessuna delle regioni italiane è stata promossa a pieni voti e tutte quante ne escono con le ossa rotte: l’Emilia Romagna è al 141 posto, il Lazio due posizioni più in giù, al numero 145 troviamo la Provincia autonoma di Trento e poi ancora la Liguria (146) che sorprendentemente sta davanti a Piemonte (152), Friuli (157), Veneto (158) e Toscana (160). Chiudono tutte le regioni meridionali con la Sicilia maglia nera al 235° posto. (Di Vico, Cds)
Immigrati Sempre più numerosi gli immigrati che, avendo perso il lavoro in Italia e non trovandone un altro, se ne tornano da dove erano fuggiti. Nel 2012 sono stati 32.818 (+17,9 % rispetto al 2011). (Zancan, Sta).
Case chiuse Per liberare le strade alle prostitute, i sindaci di tanti piccoli Comuni (dal Veneto all’Abruzzo) stanno raccogliendo firme (ne servono 500 mila, entro settembre) per un referendum abrogativo che faccia riaprire le case chiuse rottamando, dopo 55 anni, la legge Merlin (Polchi, Rep).
Mercato del sesso In Italia il mercato del sesso è un business che muove 9 milioni di clienti (tra occasionali e abituali), 5 miliardi di euro e 70 mila prostitute (ibidem).
Sexbox Inaugurato a Zurigo, per togliere le prostitute dalla strada, il garage prefabbricato “Sexbox”: zona solo per auto, vietata a pedoni, bici, moto (e minorenni). Il cliente si avvicina a una specie di parcheggio dove le ragazze attendono, sceglie, contratta e poi si dirige verso il Sexbox dove si entra in modo che la porta del guidatore-cliente sia vicinissima alla parete e lui non possa far violenze e scappare, mentre la ragazza può fuggire se necessario. Per lei c’è anche un pulsante per l’allarme. Vietato gettare i rifiuti: il cliente dovrà tenersi il profilattico usato in una busta e buttarlo in una pattumiera (Tarquini, Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)