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 2013  agosto 22 Giovedì calendario

Mubarak scarcerato, ai domiciliari a Sharm

• L’ex presidente egiziano Hosni Mubarak dovrebbe lasciare la prigione di Torah in giornata, dopo 850 giorni agli arresti. Senza passaporto e con soggiorno obbligato nella megavilla con vista Mar Rosso a Sharm el Sheik. I 18 mesi di carcerazione sono scaduti, per l’ultima accusa di corruzione è stato trovato un compromesso: Mubarak ha restituito gli 11 milioni di dollari, la stecca incassata dall’editore del quotidiano Al Arham. Nella villa avrà assistenza medica, non potrà uscire ma potrà chiedere di incontrare amici. Rimarrà agli arresti domiciliari fino al processo per le stragi di Tahrir, non ancora fissato. Nel primo l’avevano condannato all’ergastolo. Poi il suo avvocato Al Deeb, tra ricorsi e Cassazione, era riuscito a trovare il cavillo giusto fino all’annullamento della sentenza. Dal governo provvisorio nessun commento, e nemmeno dal generale Al Sisi. [Cerruti, Sta]  

• Racconta sulla Sta Cerruti: «Alle due del pomeriggio, quando il Tribunale ha appena deciso, in piazza Tahrir c’è un gran traffico, blindati e carri armati sono appena nascosti. Nelle tende in mezzo alla piazza non c’è nessuno. In Talaat Harb street, a duecento metri, dove i ragazzi di Tamarod si danno appuntamento, non c’è nessuno nemmeno al Café Riche. Per loro Mubarak, la sua cacciata, il suo arresto, erano un simbolo, il simbolo. “Non è possibile – diceva martedì, tra l’incredulo e il sicuro, Mohamed Nabwi, uno dei cinque fondatori del movimento di protesta –. Non andrà così, perchè torneranno tutti a Tahir”. C’è un’aria di malinconia e tristezza, adesso. La piazza è vuota».