Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  agosto 21 Mercoledì calendario

Lite alla Camera tra Boldrini e M5s

• Ieri la Camera ha riaperto solo per un paio d’ore per incardinare il decreto legge sulla violenza alle donne, ovvero per assegnarlo alle Commissioni. Adempimento formale, che richiede pochi secondi, ma che si deve svolgere in seduta entro cinque giorni dalla pubblicazione. I 5 Stelle avevano accusato la presidente Laura Boldrini di farsi pubblicità. Trocino sul Cds racconta com’è andata la seduta: «In Aula, su 630 deputati, si presentano in 104. La pattuglia più consistente è quella del Pd, 45 su 293 (compreso il segretario Guglielmo Epifani). Seguono i 5 Stelle (23 su 106) e Scelta Civica (14 su 47). I socialisti rivendicano il record di presenze: 75 per cento (ma gli eletti sono solo 4). Vuoti a perdere tra i banchi del Pdl (4 presenti su 97) e della Lega (5 su 20). Deserto totale sui banchi dei ministri: c’è solo Dario Franceschini. Assenti anche i tre competenti per il decreto: Angelino Alfano, Anna Maria Cancellieri e Enrico Giovannini. La 5 Stelle Carla Ruocco è in tenuta leggera estiva. Il collega Mario Baldassarre in All Star. Tiziana Ciprini (M5S) è reduce da un viaggio ad Auschwitz, Maria Elena Boschi (Pd) da Forte dei Marmi. Quest’ultima non è entusiasta della seduta: “Una pagliacciata demagogica”. In Aula Boldrini viene difesa da Sel e democratici. Carlo Sibilia (5 Stelle) urla a Titti De Simone (Sel): “Hai preso troppo sole”. Walter Verini dà dei “cinici e populisti” ai 5 Stelle. Francesco Cariello (M5S) cita un sondaggio: “Il 97% degli italiani è politicamente impotente”. Bagnasciuga e dormitori confermano: “Siamo stati nelle località balneari e alla Caritas”. Nicola Molteni (Lega) accusa la Boldrini di “protagonismo”. Walter Rizzetto: “Non era meglio parlare con Franceschini ed evitare la seduta? Ci è costata 150-200 milioni”. La Boldrini si adonta: “Ma lei ha capito che è un atto dovuto? Cosa parla di sprechi?”. (…)Arrivano le 15, la fame incombe. Neanche il conforto di un bia nchino alla buvette (chiusa). Boldrini se ne va, furente: “Immaturi. Io ho fatto solo il mio dovere”. Ma non è finita. Il 5 Stelle Andrea Colletti continua la rissa su Fb: “La Boldrini ha sempre strumentalizzato i rifugiati. Ora si fa un po’ di pubblicità con gli omicidi delle donne”».

• La Camera è nuovamente convocata per il 6 settembre. [Schianchi, Sta]