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 2013  agosto 20 Martedì calendario

Una proposta di Amato sulle pensioni d’oro • I tedeschi sognano di ritirarsi dal lavoro a sessant’anni • Mubarak uscirà dal carcere? • Gli italiani prendono 10 milioni di multe l’anno • I diamanti più costosi del mondo


Pensioni/1 Secondo il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, sarebbe equo un riequilibrio tra coloro che hanno la pensione calcolata col retributivo (pari al 2% dello stipendio per ogni anno di lavoro, per cui con 40 anni di servizio si raggiunge l’80% della retribuzione) e i giovani che avranno l’assegno interamente calcolato sui contributi versati durante tutta la vita lavorativa e per i quali una pensione pari all’80% del reddito da lavoro è un miraggio. Ora quasi il 90% delle pensioni in pagamento è calcolato interamente col metodo retributivo e secondo le previsioni dell’Inps queste saranno ancora il 66% del totale nel 2025 e il 36% nel 2035. Per evitare di incorrere nella censura della Corte Costituzionale, che ha recentemente bocciato il contributo di solidarietà sulle pensioni superiori a 90mila euro l’anno (5-10-15% secondo l’importo delle stesse), bisogna evitare che un eventuale nuovo intervento sia assimilabile a un prelievo tributario che non può essere indirizzato a una sola categoria di contribuenti (i pensionati, in questo caso) con effetti discriminatori. Quindi al ministero del Lavoro si guarda con attenzione a soluzioni come quella proposta da Giuliano Amato e Mauro Marè che prefigura un’operazione di redistribuzione del reddito previdenziale a beneficio delle pensioni più basse: l’ex premier suggerisce la creazione di un «fondo comune per l’equità previdenziale» che sarebbe alimentato da una parte dei contributi normalmente versati dai lavoratori e da un «contributo a carico delle pensioni più alte» già in pagamento. Questo fondo servirebbe a garantire a tutti i lavoratori una pensione minima, risolvendo il problema di coloro che altrimenti col contributivo potrebbero maturare pensioni sotto la soglia di sussistenza. Se si volessero assicurare 750 euro a tutti, dice per esempio Amato, la provvista necessaria sarebbe di circa 7 miliardi. In questa cornice, conclude, il contributo di solidarietà oltre che legittimo sarebbe ragionevole (Marro, CdS).

Pensioni/2 Quando nel 2010 esplose la crisi ellenica, la “Bild” titolò: «Perché dobbiamo pagare le pensioni di lusso ai greci?». E infatti una delle prime cose che è stata imposta dalla trojka ad Atene è stato un innalzamento dell’età pensionabile per rendere più sostenibile l’esoso sistema sociale ellenico. Adesso, però, un sondaggio pubblicato su “Welt am Sonntag”, rivela che neanche un tedesco su quattordici guarda con favore alla legge che li obbligherà ad andare in pensione a 67 anni. Nove su dieci vorrebbero ritirarsi dal lavoro prima dei 65 anni, molti addirittura a 55 anni. La metà ritiene che 60 anni sia l’età giusta (Mastrobuoni, Sta).

Egitto L’avvocato di Mubarak ha annunciato: «Il Presidente Mubarak uscirà dalla prigione nelle prossime 48 ore. Andrà a casa o in un ospedale militare». È scaduta la carcerazione preventiva perché sono cadute due accuse di corruzione, mentre la condanna all’ergastolo per il massacro di 850 egiziani in piazza Tahrir nel 2012 è stata cancellata. Dal ministero della Giustizia nessuna conferma. Dalla magistratura neppure, anche se fonti ufficiose fanno capire che un conto è ciò che dice l’avvocato e un altro come andrà a finire davvero. Intanto ieri all’alba sono stati uccisi 27 poliziotti di frontiera che tornavano in caserma su due bus, nei pressi di Al Arish, nel Sinai, quasi al confine con la Palestina.

Multe Gli italiani al volante prendono 10 milioni di multe l’anno per un totale di oltre un miliardo di euro. Il 30% dei multati non paga. Da domani entrerà in vigore lo sconto del 30% per chi pagherà entro cinque giorni (Borgomeo, Rep).

Diamanti/1 Andrà all’asta da Sotheby’s a Hong Kong il diamante Premier Blue, gemma perfetta da 7,59 carati, color blu intenso, grande come un bottone di camicia, dal taglio rotondo. La casa d’aste pensa di realizzare 19 milioni di dollari, stabilendo il prezzo record di più di due milioni a carato (Agnese, CdS).

Diamanti/2 I diamanti più valutati nelle aste: il Graff Pink, 24,78 carati, 46,2 milioni di dollari, di colore rosa, venduto nel 2010; il Princie Diamond, trovato 300 anni fa nelle miniere di Golconda (India), 34,85 carati, 39,3 milioni di dollari, di colore rosa, venduto a New York lo scorso aprile; Absolute Perfection, 101,73 carati, 26,7 milioni di dollari, il più grosso diamante puro e incolore mai messo all’asta, comprato dal gioielliere americano Henry Winston a maggio; il Whittelsbach Diamond da 35,56 carati, 24,3 milioni di dollari, acquistato nel 1664 da re Filippo IV di Spagna e passato attraverso alcune dinastie europee, venduto all’asta nel 2008; Archduke Joseph Diamond, da 76 carati, 21,5 milioni di dollari, il cui nome si deve al primo proprietario, l’arciduca Giuseppe Augusto d’Austria. Anonimo il compratore, a novembre 2012.

(a cura di Daria Egidi)