Rassegna, 19 agosto 2013
Letta al Meeting Cl: via il Porcellum, basta conflitti
• Enrico Letta ha inaugurato con un suo intervento il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, promettendo una nuova legge elettorale entro ottobre e lanciando un avvertimento a chi pensa di far cadere il governo (vedi Pdl e Berlusconi, ma anche Matteo Renzi). «L’Italia sa che può uscire dalla crisi e non voglio che nessuno interrompa questo percorso di speranza che abbiamo iniziato. L’uscita dalla crisi è a portata di mano ma dobbiamo guardare al futuro e non al passato. Gli italiani puniranno chi anteporrà gli interessi privati a quello comune che è l’uscita dalla crisi».
• Scrive Galluzzo sul Cds: «Letta non parla ovviamente di agibilità politica del Cavaliere, delle conseguenze della sentenza di condanna contro l’ex premier: non vuole e non può. Il solco dell’intervento è sull’Europa, su come l’Unione europea dovrebbe riformarsi, per essere all’altezza della sfida della globalizzazione. La cornice dell’intervento prende a prestito le parole di due anni fa di Napolitano, pronunciate proprio qui a Rimini: il presidente della Repubblica chiedeva alle istituzioni di “parlare il linguaggio della verità”. “Abbiamo la sensazione che un percorso si è compiuto – dice Letta –. Un segno è dato dallo spread, che è tornato a livelli inferiori rispetto a due anni fa e ora il cambiamento più urgente è la legge elettorale: a ottobre la Camera dovrà approvare la riforma per consentire ai cittadini di tornare arbitri”».
• La Rampino sulla Sta racconta l’accoglienza ricevuta da Letta al Meeting di Rimini: «Le sviolinate, dribblando una folla di mamme, nonne, cani, carrozzine, slurpatori di gelati e divoratori di piadine allo squaqquerone, famigliole del Benin che urlano “Ciao presidente!” e si ritrovano il suddetto presidente al tavolo che si mette a piluccare il panino spiegando che “l’Italia ce la farà, ce la dobbiamo e ce la possiamo fare”, e poi dice pure che “Europa era una principessa fenicia, dunque è evidente che l’Europa è extracomunitaria”, sono state ampiamente ricambiate. Applausi di ogni tipo».