Rassegna, 15 agosto 2013
Berlusconi chiederà la grazia?
• Ieri Piero Longo, uno degli avvocati di Silvio Berlusconi, aveva detto ai microfoni di Radio Capital: «La grazia verrà prima o poi richiesta formalmente». Ma poi ha smentito: «Mi sono limitato a precisare le fonti normative per il beneficio che il presidente può concedere a sua assoluta discrezionalità». C’è tornato su il collega Franco Coppi: «Allo stato ci sono buone probabilità perché venga presentata, ma ancora non è stato deciso niente». In ogni caso c’è un «problema immediato, cosa fare in rapporto all’esecuzione della sentenza». [tutti i giornali]
• In attesa che il rebus si sciolga, sull’eventuale grazia è già battaglia. Beppe Grillo, dal suo blog, avverte: «Se Berlusconi sarà salvato, moriranno le istituzioni. Napolitano uscirà di scena nel peggiore dei modi. Il mio consiglio è che rassegni ora le dimissioni». «L’Italia – aggiunge Grillo – è una Repubblica parlamentare, il popolo dovrebbe essere sovrano, ma non conta nulla». [tutti i giornali]
• «L’unica certezza su Berlusconi è che cambia opinione (e strategia) numerose volte al giorno, spesso in ragione dei propri interlocutori. Falchissimo con i falchi, realista con le colombe. Per effetto di questi continui sbalzi di giudizio, i più accorti dei suoi hanno pensato bene di cucirsi la bocca, onde evitare di suscitarne le ire. Alfano, per esempio, è l’unico esponente di primo piano la cui voce non si è ancora udita. E la stessa Santanché si è chiusa in un silenzio stampa da cui traspare, sebbene inespresso, un profondo disagio rispetto alla piega presa dagli eventi. Nel mezzo di tanta incertezza si trovano gli avvocati del Cavaliere, i quali vorrebbero regolarsi sulle intenzioni del loro cliente: vorrà chiedere o no la grazia a Napolitano?». [Magri, Sta]