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 2013  agosto 15 Giovedì calendario

In Egitto è guerra civile • Cresce il Pil europeo, ma non in Italia • Ogni 57 chilometri di costa c’è una spiaggia inquinata • Scoperto il campo magnetico più forte dell’Universo • Ogni comune fa quattro sagre • Il finanziere americano Paulson compra i pianoforti Steinway • Manchester, dove tutti parlano almeno due lingue


Egitto In Egitto la polizia ha impiegato 12 ore per sgomberare i due accampamenti dei Fratelli musulmani, i sostenitori del presidente Mohammed Morsi rovesciato con un golpe il 3 luglio scorso. Inoltre i militari hanno imposto il coprifuoco (dalle 21 alle 7) e almeno un mese di «stato di emergenza». Alle otto di sera il portavoce del ministero della Salute fornisce il bollettino: 61 morti e 321 feriti in piazza Rabaa al Adawiya, 21 in piazza Al-Nadha, 16 morti e 68 feriti all’Università. Poi ci sono le altre città: 35 vittime a Fayoum, 45 a Minya, quattro a Helwan e così via. Per ora il totale arriva a 235 deceduti e 2.001 feriti. A questo conto vanno aggiunti i 43 poliziotti che hanno perso la vita. Ma il bilancio è ancora troppo provvisorio. Il vicepresidente Mohamed ElBaradei si è dimesso con un messaggio di poche righe: «Mi risulta difficile continuare…». L’abbandono del Premio Nobel per la pace, della figura più conosciuta e credibile fuori dall’Egitto, ha già fatto precipitare le quotazioni del regime militare. Unanime la condanna dei Paesi occidentali. Non sono rimasti fermi gli islamisti: ieri hanno lanciato molotov davanti al ministero delle Finanze e, nello stesso tempo, si sono scagliati contro 22 chiese cristiane. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Pil La crescita del prodotto interno lordo, nella media dei 17 Paesi dell’Eurozona, ha abbandonato il segno negativo dopo 18 mesi filati: +0,3% nel trimestre aprile-giugno del 2013, rispetto a gennaio-marzo quando segnava -0,3%. E così per la media del Pil nell’Unione Europea a 27 membri: +0,3%, da -0,1% nel primo trimestre dell’anno. Il discorso non vale per l’Italia, dove il Pil segna ancora -0,2%, e la Spagna a -0,1%. Gli altri Paesi: la Francia +0,5%, il Portogallo +1,1%, la Germania +0,7%.

Coste Su 7.412 chilometri di costa, Legambiente ha effettuato 263 indagini da cui risultano 130 punti inquinati, di questi 104 (pari all’80%) «fortemente inquinanti», cioè con un tasso di inquinamento biologico doppio rispetto a quello consentito dalla legge. Ogni 57 chilometri di costa c’è uno di questi siti avvelenati. Il 40% dei posti inquinati non è segnalato neppure dalla mappatura del Ministero della Salute. Non solo: il 18% dei siti altamente inquinati, quelli in cui la balneazione dovrebbe essere vietata anche secondo i dati del Ministero, non presenta alcun cartello, perché i Comuni non li segnalano. Ci sarebbero anche i soldi per intervenire: solo al Sud (area più inquinata del Paese) avanzano 1,7 miliardi destinati a tenere pulite le acque, ma per la troppa burocrazia non si riesce a intervenire (Masci, Sta).

Magnetar Dodici ricercatori italiani hanno trovato nella via Lattea il campo magnetico più alto mai misurato nell’Universo. Appartiene a una stella di neutroni, del tipo chiamato magnetar, noto agli astronomi con la sigla Sgr 0418+5729, a 6.500 anni luce da noi. Si tratta di una stella collassata che racchiude la massa del Sole in un raggio simile a quello di Torino: le stelle di neutroni sono gli oggetti visibili più densi del cielo. Come risultato del loro collasso, hanno anche campi magnetici molto alti: qualche migliaio di miliardi di volte quello terrestre o di quello generato nelle macchine Mri degli ospedali (Bignami, Sta).

Sagre In Italia le sagre sono 32mila, di cui 26mila concentrate tra giugno e settembre. Ogni comune organizza in media quattro sagre l’anno, Cortona ne fa cinquanta, Sinalunga novantotto. Giro d’affari: 700 milioni di euro. Incasso medio di una sagra: 21mila euro. La Confcommercio, lamentando «concorrenza sleale e aiuto di Stato», ha presentato denuncia all’Antitrust e ha scritto una lettera alla Commissione europea (Zunino, Rep).

Pianoforti/1 Il finanziere americano John Paulson pagherà oltre mezzo miliardo di dollari (circa 380 milioni di euro) per aggiudicarsi il leggendario marchio di pianoforti Steinway. Si tratta di strumenti da concerto: il modello più economico costa 60mila euro, il più caro delle edizioni normali oltre 130mila euro, mentre i prodotti delle serie limitate costano circa un milione di euro. Due fabbriche (Amburgo e New York), prima che un pianoforte sia venduto ci vuole almeno un anno di lavoro. Nel suo ultimo esercizio, la società ha registrato un fatturato di 354 milioni di dollari e un utile di 14 milioni (Chiesa, CdS).

Pianoforti/2 Storia degli Steinway: nel 1836, a Seesen in Bassa Sassonia, l’artigiano falegname Heinrich Steinweg nella cucina di casa sua crea il primo esemplare. Nel 1850 Steinweg emigra negli Stati Uniti dove inglesizza il suo nome. Nel 1853 a Manhattan fonda la Steinway & Sons, destinata a produrre pianoforti che saranno amati da tanti grandi della musica: da Richard Wagner a Franz Liszt, da Cole Porter a Sergei Rachmaninoff, e oggi da artisti di fama mondiale, come il pianista cinese Lang Lang. Su uno Steinway John Lennon compose la canzone Imagine, negli anni Settanta (ibidem).

Poliglotti Manchester, 480mila abitanti, è la città a più alta densità linguistica dell’Unione Europea (o forse del mondo). Significa che, secondo uno studio del Multilingual Manchester Project, lì si parlano ben 200 idiomi, quattro giovani su dieci crescono bilingui o trilingui e almeno la metà della popolazione è poliglotta. L’anno scorso almeno 8mila studenti hanno frequentato corsi supplementari, organizzati dai genitori, nelle lingue più disparate, dal sanscrito al bosniaco. E nelle biblioteche sono almeno 20mila i libri stranieri. La lingua più parlata dopo l’inglese è l’urdu, a causa dell’immigrazione dal subcontinente indiano iniziata negli anni Cinquanta. Ma altri idiomi stanno conquistando posti di rispetto: tra questi l’arabo, il cantonese, il polacco, il bengali e il somalo (Ricci Sargentini, CdS).

(a cura di Daria Egidi)