Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  agosto 14 Mercoledì calendario

Spread ancora in calo a 241 punti

• Lo spread ieri è sceso ancora, chiudendo a 241 punti, dopo essere arrivato a un minimo di 236. Bene le Borse europee, Milano e Francoforte guadagnano entrambe lo 0,68%, Londra lo 0,57%, Parigi lo 0,51%.  

• Fa notare la Ferraino sul Cds che «la discesa del differenziale tra i titoli italiani e tedeschi, in realtà, dipende più dalla Germania che dall’Italia. “I Bund si muovono bruscamente verso l’alto in risposta alle indicazione di un’economia tedesca più forte delle attese – spiega dalla California Mohamed El-Erian, Ceo di Pimco, il maggiore investitore mondiale di titoli di Stato –. Il rallentamento cinese e la persistente recessione in Europa avevano fatto temere che anche la Germania potesse frenare. Invece sia il dato sulla produzione industriale che l’indicatore della fiducia segnalano una ripresa tedesca più robusta delle previsioni. E questi due fattori hanno spinto al rialzo la Borsa di Francoforte e provocato la vendita dei suoi titoli di Stato, con un rialzo di 10 punti base dei rendimenti all’1,82%”. Se aumenta il rendimento dei titoli di Stato tedeschi, la differenza con gli interessi pagati dai titoli italiani diminuisce, e lo spread si riduce. Ma è un effetto ottico. Tant’è che i rendimenti italiani restano intorno al 4,2%. Gli investitori, però, festeggiano ugualmente. A dispetto del debito pubblico».