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 2013  agosto 13 Martedì calendario

Siria, paura per padre Dall’Oglio

• Sedici giorni dopo la sua scomparsa in Siria, sulla sorte di Padre Paolo Dall’Oglio ci sono poche certezze. Una attivista anti-regime ha dichiarato ieri che il gesuita italiano sarebbe stato ucciso da estremisti islamici: notizia che non trova però al momento conferma né presso la Farnesina, che consiglia «estrema cautela», né tra altre fonti dell’opposizione. A denunciare la morte di Dall’Oglio è stata, ieri mattina, dalla Francia, Lama Al Atassi, la portavoce del Fronte nazionale siriano, un gruppo anti-regime. La notizia è stata dunque ripresa dai siti Zaman Alwsl , non sempre attendibile, e da Al-Ahdath , vicino al governo di Damasco. Secondo l’attivista, Dall’Oglio sarebbe stato ucciso da estremisti islamici, nelle cui fila sarebbero penetrati agenti del governo di Assad. Scrive la Mazza sul Cds: «Quel che è certo è che Padre Dall’Oglio è scomparso intorno a Raqqa, zona controllata dai ribelli. Il gesuita, costretto nel giugno 2012 a lasciare la Siria dopo 30 anni, per via dell’opposizione al regime di Damasco, era rientrato illegalmente dalla Turchia. Il 27 luglio, lo stesso Dall’Oglio aveva scritto su Facebook di trovarsi nella città nella valle dell’Eufrate per compiervi “una missione”. Una missione di mediazione, secondo fonti locali – ma qui iniziano le incertezze. Per alcuni, avrebbe dovuto incontrare Abu Bakr Al Baghdadi, capo dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, una cellula locale di Al Qaeda. C’è chi dice che l’obiettivo fosse il rilascio di prigionieri (forse una troupe televisiva, forse due vescovi di Aleppo) e chi invece parla di più ampi negoziati tra gruppi ribelli».

• Secondo un rapporto del Washington Institute, a partire dal 2012 è aumentato parecchio il numero dei volontari in arrivo per la jihad siriana da Libia, Arabia Saudita, Tunisia, Egitto, Libano, Iraq ma anche dall’Europa e dal Caucaso. Molti combattono con i due principali rami qaedisti locali, Jabhat al-Nusra (JN) e l’Islamic State of Iraq and al-Sham (ISIS), mentre poche decine sono affiliate a sigle salafite minori come Suqur al-Sham e le Farouq Brigades (note per il comandante Abu Sakkar che mangia il cuore di un soldato lealista su YouTube). Secondo l’Institute for the Study of War i mujhaeddin stranieri sarebbero tra i 6 e i 15 mila. [Paci, Sta]