Rassegna, 13 agosto 2013
Berlusconi, è scontro sull’incandidabilità
• Da giorni si discute se Silvio Berlusconi sia o meno candidabile in caso di elezioni a breve. Netta, la posizione di Dario Stefàno (Sel), presidente della Giunta per le elezioni del Senato. «I tempi della Giunta dipendono dalle decisioni del relatore, ma questo cambierà di poco, una settimana in più o in meno, a settembre. Poi l’aula voterà entro il mese di ottobre». Se, invece, il governo cadesse prima del voto del Senato, Berlusconi potrebbe candidarsi alle prossime elezioni? «Assolutamente no - risponde Stefàno - la Giunta decide sulla decadenza dall’attuale mandato. In ogni caso la legge Severino introduce un argomento che sarà ineludibile e a me sembra impossibile che gli organi preposti alla validazione del risultato elettorale, in primis la Corte di Appello, possa validare l’elezione di uno che incorre nelle prescrizioni della legge Severino. Alle ultime amministrative la legge è già stata applicata, vedi il caso di ’Tarzan’, Andrea Alzetta, di Sel, dichiarato non proclamabile dopo l’elezione in consiglio comunale a Roma». Gli risponde Francesco Nitto Palma, presidente della Commissione Giustizia del Senato (Pdl) che avanza la possibilità di un ricorso al Tar: «La legge Severino prevede le categorie di incandidabilità che riguardano quei soggetti incorsi in una condanna e, nell’eventualità si verifichi nel corso del mandato parlamentare, la decadenza. Qualora l’aula non si dovesse pronunciare sulla decadenza in ragione dell’eventuale caduta del governo e dello scioglimento del parlamento, la Corte d’Appello potrebbe assumere il provvedimento indicato, fermo restando che comunque sarebbe percorribile un ricorso al Tar nel cui ambito si possono sollevare tutte le questioni giuridiche già sollevate in giunta». Secondo l’ex ministro della Giustizia, insomma, quando ci si trova in una situazione di incandidabilità la Corte d’Appello può decidere la sospensione dalle liste elettorali, «ma si può agire davanti al giudice amministrativo e avanzare tutte le questioni giuridiche che sono già state avanzate o che verranno avanzate davanti alla Giunta per le Elezioni». [Amabile, Sta]