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 2013  agosto 13 Martedì calendario

Letta taglia aerei di Stato e auto blu

• Enrico Letta ha annunciato in conferenza stampa tagli alle auto blu, ai voli di stato ai costi del personale  della presidenza del Consiglio. Le auto blu sono ridotte del 25%, da 60 a 44 (nei tagli non rientrano le auto di scorta). Sui voli di Stato già il governo Monti aveva ridotto le ore di volo da 10 mila del 2010 a 5.962 nel 2012, e quest’anno si punta a non superare le cinquemila. Così Letta ha ritenuto che dieci aerei di Stato siano troppi, per cui ne saranno venduti tre: un Airbus 319 e un Falcon 900: «Contiamo di ottenere un risparmio di circa 50 milioni di euro, assegnandoli alla Protezione civile per rimettere in funzione tutta quella parte di flotta anti-incendio ridotta ai minimi dagli ultimi tagli». Infine, il taglio al budget del personale di Palazzo Chigi. Niente convegni o seminari, ma solo uscite per «attività ispettive o partecipazioni a riunioni per votazioni o decisioni importanti». E le delegazioni nei viaggi istituzionali dovranno essere ridotte. In più, quando pure si trattasse di viaggi per servizio «assolutamente inderogabili», ci dovranno andare in autobus, risparmiando il taxi, e in aereo in classe economica, «anche per i voli intercontinentali». [Di Giacomo, Cds]

• Ricorda Grignetti sulla Sta: «Il primo a rimanere fregato fu Remo Gaspari, ras dell’Abruzzo nella Prima Repubblica. Lo pizzicarono che utilizzava un elicottero dei Vigili del Fuoco per andare a vedere la partita della Roma. Prima di lui, forse non si abusava tanto dei velivoli di Stato. O forse non c’era la dovuta attenzione. Fatto sta che da Gaspari in poi si sono moltiplicati in maniera esponenziale gli avvistamenti, gli scandali, le denunce. C’è da dire che con la Seconda Repubblica è diventato quasi un vezzo del potere, l’abuso del volo di Stato. E quindi è sterminato l’elenco dei viaggiatori a scrocco. Si va dal generale Roberto Speciale che usa i velivoli della Guardia di Finanza per portare le spigole dalla Sicilia al Trentino, a Clemente Mastella e Francesco Rutelli che si fanno portare fino a Monza per presenziare al Gran Premio».