8 settembre 2012
Vissero tutti felici e contenti? Neppure per sogno
• «La mostra di Venezia ha vissuto un’edizione straordinaria. Per una volta, non accadeva da molti anni, il concorso era superiore al ben più importante festival di Cannes. Alla fine ha vinto il migliore, il coreano Kim Ki-duk con Pietà. Un verdetto onesto e coraggioso, com’era lecito attendersi da una giuria presieduta dal grande Michael Mann, che non ha esitato a preferire l’arte poverissima di un poeta visionario abituato a girare con qualche migliaio di euro alla mega produzione hollywoodiana di The Master. Fra tanta qualità, il cinema italiano è uscito a testa alta. Con i premi alla fotografia magistrale di Daniele Ciprì e al miglior attore emergente, Fabrizio Falco, gli elogi e gli applausi ai film in concorso, La bella addormentata di Marco Bellocchio e È stato il figlio, la rivelazione di Leonardo Di Costanzo. Bravi, bene, bis. Vissero tutti felici e contenti? Neppure per sogno. Da un minuto dopo la conclusione, sono partite le polemiche, le solite dietrologie e teorie del complotto, la caccia all’untore» (Curzio Maltese, la Repubblica 11/09/2012).