Rassegna, 5 agosto 2013
Il futuro del governo e del Cav.
• Dopo cena, riunito con i suoi a palazzo Grazioli Berlusconi ha dichiarato: «Andiamo avanti con questo governo, ma non so davvero fino a quando, io posso reggere fino a metà ottobre, ma se scattano i domiciliari non so più...». Ricolfi sulla Stampa: «Forse Berlusconi sta accarezzando l’idea di recitare la parte della grande vittima, come fosse un Mandela che guida una giusta rivoluzione dal carcere. Ma penso che il senso della realtà finirà per prevalere, e che alla fine Berlusconi si accontenterà di riacquistare un ragionevole grado di libertà personale, contando su un’interpretazione clemente della pena, o su un salvacondotto più o meno mascherato (amnistia, grazia o altro). Perché è vero che il consenso di cui gode ancora è molto superiore a quello di cui godeva il CAF (Craxi-Forlani-Andreotti) al tempo della sua caduta. Ma è anche vero che gli italiani sono quelli di sempre, e raramente si schierano dalla parte dei perdenti. A meno che Marina…» [Sta 5/8/2013]
• Quell’idea del Cavaliere di fare di Marina Berlusconi la sua erede anche politica trova molti consensi nel Pdl. Soprattutto tra le donne da Daniela Santanchè a Lara Comi, a Michaela Biancofiore. Solo Renato Brunetta ha dichiarato che a B. piacciono le democrazie e «non le dinastie: né quelle monarchiche né quelle repubblicane» [Rep 5/8/2013].