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 2013  agosto 03 Sabato calendario

Un decreto per aiutare la cultura • Il primo giorno di Berlusconi condannato • Gli Stati Uniti temono attentati e chiudono 21 sedi diplomatiche in Medio oriente e Nord Africa • George Clooney fa spiare il dittatore del Sudan • Quando sale la temperatura aumenta la violenza • Gli italiani hanno speso 72 milioni per depilarsi


Beni culturali Presentato ieri dal governo il decreto legge «Valore Cultura»: stabilisce la fondazione dell’Unità Grande Pompei per le emergenze del sito archeologico, con un direttore generale alle dirette dipendenze del ministro dei Beni culturali. Nell’ambito delle risorse, i circa 100 milioni annui ricavati dalla vendita dei biglietti dei musei torneranno tutti al ministero dei Beni culturali (dalla Finanziaria del 2008 l’Economia tratteneva più dell’80% degli incassi dei musei normali, non dei Poli museali né delle Soprintendenze speciali). Altri finanziamenti: otto milioni vanno ai Nuovi Uffizi, quattro al Museo della Shoah di Ferrara, due agli interventi urgenti. Cinquecento neolaureati con meno di 35 anni avranno un contratto di tirocinio per un anno per un programma straordinario di inventariazione e digitalizzazione del patrimonio culturale. Nasce un fondo di 75 milioni di euro, gestito da un commissario straordinario, per risanare la situazione debitoria delle fondazioni liriche. Per accedere dovranno presentare un piano industriale di risanamento, ridurre fino al 50% il personale tecnico-amministrativo e interrompere i contratti integrativi. Torna il tax credit per il cinema per il 2013 e il 2014 (cioè la possibilità di investire nella produzione di un film e, in cambio, ottenere un credito d’imposta) con una cifra garantita di 90 milioni di euro (Conti, CdS).

Berlusconi Il giorno dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a Silvio Berlusconi, il Pdl si è riunito per decidere le prossime mosse. I capigruppo Schifani e Brunetta andranno al Quirinale per chiedere a Napolitano di concedere la grazia al loro capo. Insieme alla richiesta faranno presente che i cinque ministri Pdl sono pronti a dare le dimissioni. Si è anche saputo che tutti i deputati e i senatori del Popolo della Libertà hanno dato a Berlusconi la disponibilità a dimettersi. Durante la riunione l’ex premier ha anche richiesto una veloce riforma della giustizia, parlando nello stesso tempo delle elezioni: «Siamo pronti, dobbiamo chiederle al più presto per vincerle. Riflettiamo, però, sulla strada migliore per raggiungere questo obiettivo». Intanto per le 18 di domenica è stata fissata una manifestazione in difesa dell’ex presidente del Consiglio, a Roma, in piazza Santi Apostoli. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Grazia Il Pdl s’è detto pronto a fare una raccolta di firme a favore di Berlusconi da presentare a Napolitano per convincerlo a concedere la grazia. Ma ci sono vari motivi che rendono difficile l’atto di clemenza: anzitutto la grazia decisa subito dopo una condanna definitiva si configurerebbe come un quarto grado di giudizio, tale da smentire e delegittimare la Corte. Poi, per concedere un provvedimento di clemenza, servono certi requisiti minimi (un’istruttoria del ministro della Giustizia, almeno un inizio di espiazione della pena, un parere favorevole degli organi penitenziari e dei servizi sociali, eccetera) che in questo caso non ci sono. Inoltre sul Cavaliere pendono alcuni altri processi destinati a giungere a sentenza definitiva nei prossimi due-tre anni. Il discorso potrebbe invece essere diverso, forse, per altre forme di salvacondotto più o meno efficaci (un’amnistia o un indulto sono esclusiva competenza del Parlamento).

Attentati Il Dipartimento di Stato americano per domani ha disposto la chiusura di 21 sedi diplomatiche Usa dall’Algeria fino al Bangladesh (Algeri, Bagdad, Amman, Il Cairo, Dubai e Tel Aviv, tanto per citarne alcune). Inoltre c’è allerta per tutti i cittadini statunitensi che si metteranno in viaggio per tutto il mese di agosto. Motivo di tanta preoccupazione: si temono attentati in Medio Oriente e Nord Africa. A far scattare l’emergenza una minaccia «seria e credibile» da parte di fazioni qaediste e in particolare di quella attiva nella Penisola arabica. Anche la Gran Bretagna ha deciso di chiudere la sua ambasciata in Yemen domenica e lunedì. Per l’intelligence gli obiettivi potrebbero essere multipli. Innanzitutto le sedi diplomatiche (ambasciate, consolati, residenze), il personale e i loro familiari. Poi ci sono i sistemi di trasporto e i siti turistici (Olimpio, CdS).

Satellite Coi soldi che prende dalla Nestlé per la pubblicità di Nespresso (circa 6 milioni di dollari), George Clooney ci paga il satellite Sentinel Project che dal 2010 spia il dittatore sudanese Bashir. Suo scopo è denunciare eventuali incursioni delle milizie di Bashir nel neonato Sud Sudan, dove l’attore, che si interessa da anni al Darfur, ha anche ottenuto dalla Nestlè l’impianto di coltivazioni di caffè (Zantonelli, Rep).

Temperatura Tre scienziati americani sostengono che l’aumento della temperatura sul pianeta aumenta la violenza tra gli uomini. Analizzando studi e documenti rigorosi, hanno calcolato che quando le temperature salgono o le piogge si fanno più estreme, la frequenza delle violenze tra individui aumenta del 3,9% e la frequenza dei conflitti tra gruppi del 13,6%. Esempi: sedimenti alluvionali del Bacino Cariaco, Venezuela, indicano siccità pluriennali coincidenti con il collasso dei Maya. La siccità provocò anche la fine dell’impero Angkor nell’Asia del Sudest. I collassi delle dinastie cinesi Tang e Yuan coincisero rispettivamente con quelli dei Maya e dell’impero Angkor. In India, i conflitti sociali tra hindu e musulmani sono più probabili in seguito a precipitazioni estreme (troppe o poche). Inoltre: ad alte temperature gli automobilisti suonano più spesso il clacson e i giocatori di calcio o football litigano di più. Aumentano anche gli assalti, gli stupri, la violenza domestica e durante l’addestramento i poliziotti sono più propensi a usare la forza (Taino, CdS).

Peli/1 Nel 2012 gli italiani hanno speso 72 milioni di euro in prodotti per la depilazione (Laurenzi, Rep).

Peli/2 La depilazione delle ascelle diventata di moda nel 1915, quando una rivista anglosassone pubblicò la fotografia di una modella senza peli sotto le braccia. Subito diffusa in Stati Uniti e Gran Bretagna, molto lentamente nei paesi latini (ibidem).

(a cura di Daria Egidi)