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 2013  luglio 31 Mercoledì calendario

Berlusconi, la requisitoria dell’accusa  

• Ieri al secondo piano del Palazzaccio di piazza Cavour, nell’aula intitolata ad Antonio Brancaccio, la requisitoria del sostituto procuratore generale Antonello Mura, esponente di Magistratura indipendente ha confermato la richiesta della condanna a 4 anni di reclusione per Berlusconi e ha ridotto l’interdizione a tre anni. Liliana Milella su Rep: «Mura definisce il Cavaliere “l’ideatore del meccanismo delle frodi fiscali” – 7,3 milioni di euro tra il 2002 e 2003 – e conferma “il suo perdurante controllo su Mediaset”. Nessun dubbio sulle sue responsabilità in quanto vero e unico padrone dell’impero Fininvest. Berlusconi sapeva sempre quello che accadeva, per lui non vale la tesi, che la difesa vorrebbe buttare addosso ai magistrati, del «non poteva non sapere». Lui sapeva effettivamente. [Milella, Rep. 31/7/2013] Inoltre, «nel meccanismo di fatturazioni fittizie si rileva una continuità del sistema, che aveva il duplice obiettivo di gonfiare i costi per benefici fiscali e produrre pagamenti per la costituzione all’estero di ingenti capitali» e «la difesa di Berlusconi non dimostra come la mancata assunzione delle dichiarazioni di Agrama abbia una ricaduta negativa sulla sua posizione processuale» [Haver, Cds 31/7/2013]. Pertanto, sempre secondo Mura «è opinione di questa procura che nessuno dei motivi di ricorso abbia fondamento. Ferma la condanna per il reato di frode fiscale, la pena della reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici, occorre ricondurre questa sanzione accessoria ai termini di legge dai cinque ai tre anni». Spiega il Corriere: «Questo perché la normativa vigente consente in casi di reati analoghi al massimo l’interdizione da uno a tre anni, mentre la Corte di Appello di Milano non ha fornito spiegazioni sufficienti sulla scelta dell’aumento della sanzione accessoria fino ai cinque anni. Per questo il pg affida il compito di rideterminare questa pena affidandolo alla stessa Cassazione. La richiesta è stata accolta positivamente da uno dei legali di Berlusconi, Franco Coppi, che riteneva la sanzione precedente “un errore palese”» [Cds 31/7/2013]  

• Oggi, a partire dalle 9.30 la parola va alla difesa. Berlusconi «Forse non tutto è perduto, forse ho un’ultima chance. Se l’interdizione viene ridotta a 18 mesi è fatta, la sconto prima della chiusura della legislatura e torno in Parlamento alla guida di Forza Italia».  

• Intanto il gruppo del Biscione vola in borsa guadagnando un altro 3,2%. Salite anche Mondadori (+5,67%) e Mediolanum (+2,6%). Spiega Sara Bennewitz su Rep: « I motivi di tanto entusiasmo stanno nel fatto che se la fiducia in Italia torna a salire, e se gli investitori sono alla ricerca di un’azienda che riflette l’andamento dei consumi e dei costumi del Belpaese, a torto o a ragione Mediaset è considerato il titolo da acquistare. Il comparto dei media è infatti quello che più risente dell’andamento del ciclo economico, in questo contesto le tv commerciali del gruppo di Cologno sono l’azienda più grande del Paese, se a questo si aggiunge il fatto che nella buona e nella cattiva sorte, il gruppo ha comunque una forte connotazione politica, ecco che con un unico investimento su Mediaset, l’investitore può fare diverse scommesse sul futuro dell’Italia». [Sara Bennewitz, Rep 31/7/2013]