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 2013  luglio 30 Martedì calendario

L’accusa di terrorismo per 12 militanti No Tav

• Per la prima volta la procura della Repubblica di Torino accusa di terrorismo gli attivisti che assaltarono il cantiere dell’Alta velocità a Chiomonte. Meo Ponte su Rep: «Per l’esattezza, di “attentato per finalità terroristiche o di eversione”. I pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo hanno fatto ricorso all’articolo 280 del codice di procedura penale per ordinare dodici perquisizioni in Val di Susa e a Torino nelle abitazioni di altrettanti esponenti dell’area autonoma del movimento No Tav. Tra i 12 indagati, personaggi di spicco del centro sociale Askatuna come Rubina Affrontye, la figlia di un magistrato già diventata famosa per aver lanciato un petardo contro Raffaele Bonanni, segretario della Cisl. E poi le sorelle Giulia e Martina Casel, figlie di un consigliere comunale a Bussoleno, e Luca Anselmo, leader del Comitato di Lotta Popolare della Val Susa. Tutti gli indagati avrebbero partecipato all’assalto al cantiere della sera del 10 luglio scorso». [Meo Ponte, Rep 30/7/2013] Davide Petrizzelli su Cds spiega che secondo gli investigatori «i fatti di quella notte avevano rappresentato un salto di qualità nelle azioni di protesta contro il cantiere. Per la prima volta a essere presi di mira erano state non le strutture e i mezzi del cantiere, ma le persone che vi lavorano e soprattutto quelle che lo difendono. I manifestanti si erano avvicinati alle reti per una manifestazione pacifica. Andati via quelli a volto scoperto, ne erano rimasti non più di 30, tutti incappucciati. Una volta a contatto con le reti, avevano iniziato a tagliarle. Un diversivo per fare uscire le forze dell’ordine fuori dal cantiere». [Davide Petrizzelli, Cds 30/7/2013]  

•  «Sono sconvolta perché si paragonano al terrorismo azioni di dissenso che finora non hanno procurato alcun danno» (Anna Allasio, sindaco di Bussoleno).