Rassegna, 26 luglio 2013
Ottanta morti nel disastro ferroviario di Santiago
• Sono salite a ottanta le vittime del disastro ferroviario di Santiago de Compostela, ma fra i 95 feriti ricoverati ce ne sono 36 in gravi condizioni, alcuni in pericolo di vita. Le autorità galiziane parlano anche di un giovane italiano fra le vittime (un siciliano che vive all’estero, dicono), ma dall’ambasciata italiana non arriva nessuna conferma né arrivano indicazioni ulteriori da chi ha diffuso la notizia. Smentita anche la presenza di un gruppo di italiani a bordo. [Fasano, Cds]
• Tre giorni di lutto nazionale, sette quelli sanciti dal governo regionale della Galizia, il re Juan Carlos e la regina Sofia che si sono recati a Santiago de Compostela insieme al presidente del governo Rajoy. Ogni attività ufficiale cancellata. [Ciai, Rep]
• Francisco José Garzón Amo, il conducente, è stato fermato dalla polizia, interrogato e messo sotto inchiesta. E’ lui, sotto custodia in ospedale, che viene in queste ore considerato da tutti l’irresponsabile colpevole della strage. Prima che l’esame della scatola nera, già consegnata ai magistrati, possa dire l’ultima verità sulle circostanze che hanno causato il deragliamento. [Ciai, Rep]
• Sulle cause del disastro scrive la Fasano (Cds): «L’ha detto per primo il macchinista Francisco Josè Garzon del Amo: “Andavo a 190 all’ora”. Lo confermano i calcoli dei tempi di percorrenza fra i piloni: andava a 190 all’ora. E se casomai non bastasse c’è il video. Dalla cima di un palo della ferrovia una telecamera di sicurezza riprende il treno Alvia 141 mentre imbocca velocissimo la curva A Grandera e mentre si schianta e si scompone come fosse un trenino giocattolo. 190 all’ora contro un limite massimo consentito di 80. Difficile ipotizzare un’avaria alla motrice perché proprio l’altro ieri mattina era stata revisionata e aveva passato i controlli tecnici prima di mettersi in viaggio lungo la linea Madrid-Ferrol. Sarebbe inconsistente anche l’ipotesi di un guasto al sistema di sicurezza installato lungo il tracciato. In caso di violazione dei protocolli il sistema entra in funzione automaticamente, ma stavolta sarebbe stata proprio l’alta velocità a non consentirne l’avvio».
• Gaffe dell’ufficio stampa del premier Mariano Rajoy nel messaggio di cordoglio ai familiari delle vittime del disastro ferroviario di Santiago de Compostela: «Le più sentite condoglianze per la perdita di vite umane causate dal terremoto nel Gansu», in Cina. Un copia e incolla da una lettera scritta per un’altra tragedia. [Cds]