Rassegna, 22 luglio 2013
Casaleggio: «Ci saranno rivolte senza svolte economiche»
• Il cofondatore del M5s Gianroberto Casaleggio si è fatto intervistare da Gianluigi Nuzzi per la rassegna “Ponza d’autore” e ha dichiarato: «Penso che il Paese avrà nei prossimi mesi, non so quanti, uno shock economico. Uno shock che potrebbe portare a una ridefinizione della rappresentanza politica oppure a uno spostamento della politica da problemi politici a problemi di carattere sociale: disordini, rivolte». «Non una guerra civile», ma «situazioni difficilmente controllabili dal punto di vista dell’ordine pubblico». Casaleggio prefigura uno scenario a tinte fosche per l’Italia («Il Paese ha bisogno di una svolta che tarda a venire, mentre l’economia continua a peggiorare sensibilmente»). E per i partiti: «Sono una costruzione, un’organizzazione. Quindi come tutte le organizzazioni hanno un senso quando sono state create, ma nel tempo devono cambiare o si devono sostituire. Nessuna organizzazione è eterna». Di fronte all’ipotesi di un governo con il Pd, il guru grillino annuncia: «Uscirei dal Movimento». [Buzzi, Cds]
• Il giudizio di Casaleggio su Giorgio Napolitano: «Una persona molto disponibile ad ascoltarci, ma che ha come limiti soprattutto l’età e poi il fatto che insieme a molte altre persone che oggi sono in politica è in politica da molti anni». [Buzzi, Cds]
• Per superare il concetto di delega parlamentare, Casaleggio auspica l’introduzione del vincolo di mandato (e il voto palese), perché i politici eletti non sono altro che dei tramite dei cittadini, dunque sono tenuti a rispettare i punti per i quali sono stati votati. Chi non lo fa dev’essere valutato direttamente dagli eletti. [Iacoboni, Sta]