Rassegna, 22 luglio 2013
Finanziamento ai partiti, la rivolta dei tesorieri
• Il disegno di legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti arriverà in Aula il 26 luglio ma rischia di essere svuotato di contenuti e fatto slittare a causa dei 150 emendamenti già presentati. In realtà contro il ddl così com’è sono contrari tutti i partiti. Il tesoriere del Pdl Maurizio Bianconi parla di ipocrisia, perché «se la gente vuole eliminare il finanziamento lo si elimina sul serio e non si usano palliativi come il 2 per mille. E non si introducono cose che fanno morire dal ridere, come i programmi per l’accesso in tv e la sede gratis ai partiti». Il Movimento 5 Stelle invece sostiene che il ddl del governo non è nient’altro che una truffa, un modo per far entrare i soldi dalla finestra invece che dalla porta. [Trocino, Cds]
• Pd e Pdl hanno 190 dipendenti a testa e con la riduzione dei fondi pubblici (già dimezzati dalle legge 96 del 2012) i loro posti rischiano. Per questo è stato proposto un emendamento che prevede l’estensione della Cassa integrazione ai dipendenti di partito. [Trocino, Cds]
• La Corte dei Conti ha segnalato come gli incassi dei partiti siano stati di 2 miliardi per soli 500 milioni di euro spesi. [Trocino, Cds]