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 2013  luglio 19 Venerdì calendario

Troppi debiti, Detroit dichiara bancarotta

• Detroit ha dichiarato bancarotta. Dopo anni di difficoltà economiche, e negoziati per ristrutturare il suo debito di circa 20 miliardi di dollari, l’amministratore straordinario della città Kevyn Orr ha annunciato che l’unica via percorribile è quella di accettare il fallimento. Spiega Mastrolilli (Sta): «Detroit è la più grande città nella storia degli Stati Uniti che dichiara bancarotta. È stata fondata trecento anni fa, e nel 1950 era arrivata ad avere 1,8 milioni di abitanti. Al momento del suo massimo splendore era la quarta città americana più grande, spinta soprattutto dai proventi dell’industria automobilistica. Il settore dell’auto, dopo le difficoltà degli anni seguiti alla grande crisi economica del 2008, si è ripreso. Solo lunedì scorso il New York Times ha pubblicato in prima pagina un articolo sulla fabbrica della Chrysler a Jefferson North, in cui elogiava questo impianto che produce le Jeep Grand Cherokee come un simbolo della possibile rinascita di Detroit. I problemi economici dalla città, però, andavano oltre quelli accumulati e poi superati dall’industria dell’auto. Nel corso degli ultimi anni la popolazione si è praticamente dimezzata, scendendo a circa 700.000 persone, e questo ha ridotto la base su cui raccogliere le tasse, a fronte delle spese di gestione del Comune rimaste troppo alte».

•  Il governatore ha autorizzato il commissario di Detroit Orr a chiedere al tribunale la protezione dai creditori sotto il cosiddetto Chapter 9. Nei prossimi 90 giorni il tribunale valuterà se ci sono le condizioni per dare via libera a questa procedura e identificherà tutti i creditori interessati dal procedimento. Per i 10 mila dipendenti pubblici e i 20 mila pensionati del Comune si delinea un drastico taglio del fondo sul quale viene calcolato il loro trattamento previdenziale. [Gaggi, Cds]