Rassegna, 19 luglio 2013
Lady, una carriera tra il Sudamerica e Al Qaeda
• Nato nel 1954 in Honduras, Robert Seldon Lady è cresciuto tra Centro America e Stati Uniti. «Poi il lavoro con la polizia di New Orleans, dove fa esperienza e capisce che se vuoi capire devi andare in strada. Anni che lo preparano al grande balzo nella Cia. Grazie alla sua conoscenza dello spagnolo, lo impiegano nei Paesi latino-americani. E raccontano che riesca a infiltrarsi in un pericoloso nucleo terrorista. Si trova a suo agio, gli viene naturale stabilire rapporti personali. Resta in area fino alla metà degli anni ’90, quando lo spostano ad altri quadranti. Non ci vorrà molto e Lady troverà presto un nuovo avversario: i qaedisti. Quando lo distaccano a Milano, uno snodo per le cellule che partono per l’Iraq e l’Afghanistan, Bob diventa l’interlocutore delle nostre forze dell’ordine. Ma non dall’alto in basso come fa il suo superiore diretto, il capo stazione Cia a Roma, Jeff Castelli. Lady, da vero sbirro, è bravo come pochi a creare legami personali. E li cura, organizzando talvolta grigliate nella villa che si è comprato a Penango, Asti, vendendo un negozio che aveva con la moglie a New Orleans. Spera, una volta andato in pensione, di stabilirsi per sempre in Piemonte. Salta tutto per la vicenda Abu Omar». [Olimpio, Cds]