Rassegna, 17 luglio 2013
Giallo kazako, il silenzio di Berlusconi su Alfano
• Sull’intero giallo kazako, e sulla tempesta che sta investendo Alfano, Silvio Berlusconi non ha speso finora una sola parola. «Silenzio tombale. C’è chi se lo spiega “con tutti i pensieri che ha già per la testa, figurarsi se Silvio ha il tempo per stare appresso pure ai guai di Angelino”, logico che si concentri sulla sentenza in arrivo il 30 luglio. Ma dell’apparente disinteresse berlusconiano circola un’altra spiegazione, ben più sofisticata. Secondo questa tesi, l’uomo tace perché si rende conto che il passaggio è molto critico e sta a vedere come si regola il Pd. Osserva l’offensiva di Renzi, studia la difficoltà di Letta, coglie l’imbarazzo crescente di Epifani. Si è accorto che il vento è cambiato, a sinistra sono sempre più numerosi quanti vorrebbero farla finita con le larghe intese, di sicuro il Pd non è disposto a concedere sconti di alcun tipo. Berlusconi non esclude, di qui al voto sulla sfiducia individuale previsto per venerdì, nuovi colpi di scena, magari costruiti abilmente dagli avversari». [Magri, Sta]
• Venerdì al Senato si voterà la mozione di sfiducia nei confronti di Alfano, ovviamente a voto palese, e già si sa che Lega, Sel e M5S la sosterranno. [Di Caro, Cds]