31 luglio 1999
Bruno Zevi contesta Marco Pannella e Emma Bonino
• Durante il congresso dei radicali, Bruno Zevi (ebreo e presidente onorario del partito) ha dichiarato che il Partito radicale è infangato dall’accordo tecnico che ha fatto con i neonazisti di Le Pen al Parlamento europeo, non sopporta che Pannella e la Bonino abbiano dato il loro sì a costituire un gruppo parlamentare, seppure tecnico, a Strasburgo assieme – oltre che alla Lega e a Rauti – anche a Jean Marie Le Pen e al suo Front National di estrema destra, razzista e antisemita. La risposta di Marco Pannella: «Non cediamo a questi ricatti, che sono fascisti in nome dell’antifascismo. Nessuno ha il diritto di sospettarci di antisemitismo. Io ero l’unico che andava alla festa dell’ambasciata di Israele quando nessuno ci voleva andare e mi accusavano di essere un agente del Mossad». E ancora: «In passato abbiamo fatto un accordo tecnico con i comunisti, autori di olocausti, e nessuno ha protestato o ci ha chiesto di specificare che non ci fosse un patto politico». L’accordo, spiega anche Emma Bonino, è «tecnico», anzi, «sarebbe stato tecnico perché il Parlamento ha già detto di no alla nostra proposta di fare gruppo. Dunque il caso è chiuso».