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 2013  luglio 15 Lunedì calendario

Spagna, il premier Rajoy e lo scandalo corruzione

• Il premier spagnolo Mariano Rajoy è finito nei guai per tre suoi sms, pubblicati ieri in prima pagina dal conservatore El Mundo, inviati fra il 2011 e il marzo di quest’anno all’ex gestore e tesoriere del partito Luis Bárcenas, in galera dal 27 giugno per frode fiscale e riciclaggio di 48 milioni di euro depositati in Svizzera. Il nuovo scoop è la seconda bomba che Bárcenas fa scoppiare contro Rajoy dopo che otto giorni fa l’ex capo delle finanze del partito popolare aveva rivelato allo stesso giornale di aver pagato bustarelle, frutto di tangenti, da imprenditori che poi ricevevano appalti pubblici. Beneficiario delle mazzette tutto il vertice del partito (meno l’ex premier Aznar), Rajoy compreso. In febbraio il capo dell’esecutivo aveva dichiarato di non aver mai ricevuto un centesimo e che la contabilità segreta e illegale pubblicata dalla stampa a gennaio era falsa. Ma ieri il partito popolare ha riconosciuto che gli sms sono veri. In tutto, i messaggi sono 10 e dimostrano che Rajoy, usando più di un cellulare, ha mantenuto i contatti con Bárcenas, dimessosi nel 2010 perché implicato in un altro caso di finanziamento illegale, anche dopo che si era saputo che aveva un malloppo in Svizzera, il 17 gennaio scorso. «Luis, lo capisco, sii forte, domani ti chiamo. Coraggio», dice il premier con un messaggio tramite telefonino il 20 gennaio. In un altro, nell’aprile 2012, l’imprudente Rajoy scrive a Bárcenas: «Luis, niente è facile, ma facciamo quello che possiamo. Animo». [Orighi, Sta]

• I socialisti, principale partito all’opposizione, che in questi mesi avevano scelto la linea del compromesso con Rajoy, ieri hanno riunito d’urgenza la segreteria e chiesto «le immediate dimissioni del presidente Rajoy». Lo stesso ha fatto Izquierda Unida. Alfredo Pérez Rubalcaba, il segretario del Psoe, ha parlato di «momento drammatico» annunciando la rottura di qualsiasi rapporto istituzionale con i popolari. Mentre Rajoy è rimasto in silenzio, i socialisti già disegnano una via d’uscita che prevede la sostituzione del presidente con un altro leader del centrodestra evitando il ricorso alle urne». [Ciai, Rep]

• Stando agli ultimi sondaggi, il Partito Popolare del premier Rajoy è crollato dal 44,6% al 23%, i socialisti dal 28,7% al 21,6%, mentre crescono i comunisti (dal 6,9% al 16,6%) e il partito Upyd (dal 4,7% al 13%). [Orighi, Sta]