Rassegna, 15 luglio 2013
Insulti razzisti di Calderoli contro il ministro Kyenge
• Durante un comizio leghista nel Bergamasco Roberto Calderoli, attuale vicepresidente del Senato, ha detto che il ministro Cécile Kyenge «sembra un orango». E poi: «Fa bene a fare il ministro, ma forse lo dovrebbe fare nel suo Paese». Così, per tutta la giornata si è registrata un’ondata di reazioni. Prima il premier Enrico Letta per difendere il suo ministro («Avanti Cécile, siamo con te») e per respingere le parole di Calderoli «inaccettabili oltre ogni limite». Poi gli altri vertici istituzionali, dal presidente del Senato Pietro Grasso («Non ci sono giustificazioni possibili a queste offese») a quello della Camera Laura Boldrini («Parole volgari e incivili, indegne per le istituzioni»). E da più parti sono arrivate le richieste di dimissioni, a cominciare dal segretario del Pd Guglielmo Epifani.Anche dal Quirinale Giorgio Napolitano è intervenuto indirettamente parlando di «imbarbarimento della vita civile», riferendosi anche alle minacce via web a Mara Carfagna e all’incendio doloso al liceo romano Socrate. [tutti i giornali]
• A differenza di quelle governative, per le cariche parlamentari non è prevista la sfiducia. O si dimette Calderoli oppure non si potrà fare nulla. [Bresolin, Sta]