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 2013  luglio 13 Sabato calendario

Una bella legge è stata varata ieri dal consiglio dei ministri, quella che fa sparire definitivamente e per sempre ogni distinzione tra figli nati nel matrimonio e figli nati fuori del matrimonio, quelli che una volta si chiamavano «bastardi», che la legge qualificava come figli di N

Una bella legge è stata varata ieri dal consiglio dei ministri, quella che fa sparire definitivamente e per sempre ogni distinzione tra figli nati nel matrimonio e figli nati fuori del matrimonio, quelli che una volta si chiamavano «bastardi», che la legge qualificava come figli di N.N. e che hanno ispirato una quantità impressionante di romanzi e di film. Il premier Letta ha commentato in conferenza stampa: «Da oggi esistono solo figli senza aggettivi».

Voglio solo far notare che in Norvegia, Ketty Anker Moller, già nel 1915...
Non faccia il saputone e si prenda la notizia per quello che è, cioè una buona notizia (categoria rara). Oltre tutto non c’è neanche il rischio che alla Camera o al Senato qualcuno metta i bastoni tra le ruote. Grazie alla legge approvata nella scorsa legislatura (la 219/2012), il governo è autorizzato a procedere per decreti legislativi, che hanno efficacia immediata senza bisogno della sanzione parlamentare. Si tratta di abrogare o modificare profondamente un bel mucchio di articoli dei quattro codici (civile, penale e relative i procedure).  

Pensi un po’, io ero sicuro che in faccende come queste ci fossimo già messi a posto...
No, c’erano ancora parecchi equivoci ed ambiguità, favoriti, devo dire, anche dalla nostra lodatissima Costituzione che regola la materia con l’articolo 30: «È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità». Ho sottolineato il punto del “compatibile” per mostrare che anche i nostri padri costituenti, dentro di sé, davano ai figli nati nel matrimonio una qualche valenza in più: i diritti degli illegittimi non erano uguali a quelli dei legittimi, potevano essere uguali solo compatibilmente... Io spero che, quando vi saranno questioni di eredità, non vi sia qualche cugino o nipote che sollevi questione di illegittimità costituzionale, dato che la normativa di cui ci stiamo per dotare è più avanzata dello spirito costituzionale. In ogni caso, i punti chiave sono questi: dal punto di vista delle eredità i figli risulteranno tutti uguali, sia se nati nel matrimonio, che se nati fuori, che se adottati. Stessi diritti per tutti e identici diritti successori anche nei confronti della parentela (fino ad ora la parentela comprendeva solo i genitori). Poi: non esiste più la “potestà genitoriale”, esiste invece la “responsabilità genitoriale”. Terzo: un padre non può più disconoscere il proprio figlio se sono passati cinque anni dalla nascita. Prevale qui, rispetto alla verità, l’interesse del bambino e la conservazione dello stato acquisito. Quarto: in tribunale, nelle cause che li riguardano, i minori andranno ascoltati, a meno che dal presentarsi in aula non gliene venga danno. Le norme, peraltro, recepiscono numerose sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione.  

Ma quanti sono gli illegittimi, in Italia?
Sa che adesso c’è anche il test che fa capire se uno è veramente figlio di chi crede di essere figlio... Ma questo, nell’ambito del discorso che stiamo facendo, è appena una curiosità (e sia pure dolorosa) perché se la mamma ha fatto il figlio con un altro e non lo ha fatto sapere al marito il frutto di quell’amore adulterino entra nel novero dei legittimi. In ogni caso, i figli di questo tipo sono uno su dieci. I figli nati fuori del matrimonio sono invece il 25% del totale.  

Ci sono casi famosi. Non so, Balotelli...
Grandi fabbricatori di figli illegittimi sono stati i re, da Carlo Magno a Enrico I, da Enrico IV a Luigi XIV (i famosi “bastardi del Re Sole”: erano una sessantina). Lei è accecato dall’attualità e cita la figlia di Raffaella Fico, ma ci sono stati i casi famosi di Ronaldo, Maradona e Falcao (quello della Roma). Poi, c’è la storia di Schwarzenegger che al terzo figlio fatto fuori dal matrimonio (con la governante) venne mollato da Maria Shriver; i due figli naturali di Tiger Woods, i quattro di Jack Nicholson, i probabili tre di Alberto di Monaco. È una figlia naturale Sophia Loren, è un figlio naturale il regista Franco Zeffirelli. «Negli anni Venti i figli illegittimi avevano per iniziale di cognome una lettera dell’alfabeto. Nell’anno mio (1923) toccava alla “zeta”. Mia madre amava “Zeffiretti lusinghieri” dell’Idomeneo di Mozart e così disse all’impiegato di scrivere “Zeffiretti”. Quello si sbagliò e scrisse “Zeffirelli”».  

A sentirle così, sembrano anche storie divertenti.
Sono tragedie. Manuela, la figlia naturale di Claudio Villa, che ha lottato tutta la vita per il riconoscimento, ha detto ancora l’altro giorno: «La legge è arrivata tardi. E poi non ci credo che i figli so’ tutti uguali».